Calcio

Johan Manzambi, da jolly a titolare?

Il ginevrino del Freiburg sabato potrebbe giocare per la prima volta dal primo minuto con la casacca rossocrociata

11 novembre 2025
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Diventato indispensabile per il Freiburg, Johan Manzambi deve ancora accontentarsi dello statuto di subentrante con la Nazionale. Potrebbe però approfittare delle molte assenze a centrocampo per fare il proprio esordio da titolare contro la Svezia, sabato, a Ginevra, vale a dire la sua città. Finora, Manzambi con la casacca rossocrociata ha giocato qualche spezzone di partita da ala, ruolo che invece nel suo club non ricopre. Ciò non gli ha comunque impedito di mettere in mostra il proprio talento, dapprima lo scorso giugno durante la tournée nordamericana sostenuta dalla Nati, e poi nelle quattro partite di qualificazione ai Mondiali 2026 disputate dagli elvetici a partire da settembre.

Le assenze contemporanee di Zakaria (problemi agli adduttori) e Jashari (frattura del perone), alle quali si sono poi aggiunte quelle di Freuler (clavicola) e Sierro (polpaccio), potrebbero ora indurre il selezionatore Murat Yakin a far esordire Manzambi proprio nel ruolo che svolge in Bundesliga, cioè quello di centrocampista arretrato. Il diretto interessato, che martedì ha parlato con la stampa dal ritiro di Losanna, dice che, in caso di necessità, sarebbe pronto a giocare anche come titolare. «Yakin ha sempre fatto ottime scelte», ha detto ad ogni modo, «io sono ancora molto giovane, e se lui mi vede come un joker, bene, farò il joker».

Pier Tami – direttore delle squadre nazionali – ha però suggerito già lunedì che il ventenne ginevrino sarebbe stato una delle possibili alternative per rimpiazzare Freuler di fianco a Xhaka, insieme agli altri candidati Sow, Aebischer e Sohm.

Nel Freiburg, dove Manzambi gioca da quando a 17 anni ha lasciato il Servette, è già come detto titolare inamovibile agli ordini di Julian Schuster. Il tecnico tedesco, ricordiamo, si era parecchio rammaricato quando, in settembre, il ragazzo aveva dovuto saltare due partite a causa di una squalifica. Si è trattato fra l'altro delle sole due gare saltate dall'elvetico dallo scorso 4 aprile, date del suo debutto in Bundesliga.

In Germania il talento rossocrociato si mette in evidenza come centrocampista box to box, in grado di portare il pallone da un'area all'altra. Ma è pure capace di muoversi bene come numero 10 o sulla fascia, dove le sue qualità nel dribbling vengono esaltate al meglio, così come il suo sviluppato senso del gol, che tanto piace a Yakin. Una polivalenza che, da sempre, è uno dei suoi punti di forza. «Da ragazzino ho giocato in ogni ruolo», spiega il romando, che per un periodo ha fatto addirittura il portiere. «A me basta giocare, non importa in che ruolo», aggiunge in modo sincero.

È anche per la sua attitudine sempre positiva – oltre che per la padronanza della lingua tedesca – che il Ct lo tiene ormai in enorme considerazione. E già ora possiamo dire che, se la Svizzera dovesse qualificarsi per i Mondiali, solo un grave infortunio impedirebbe a Manzambi di far parte dei convocati per il torneo nordamericano, definito dal ragazzo uno dei grandi obiettivi della sua carriera.

Ma prima di tornare nelle Americhe, dov'è cominciata la sua storia con la Nazionale, Johan si appresta a giocare in uno stadio che conosce assai bene, ma dove finora non ha mai messo piede, come detto quello della sua città. Davanti al pubblico romando avrà dunque l'occasione di festeggiare una qualificazione che pare ormai garantita, sia se sarà titolare sia se invece partirà di nuovo dalla panchina.