Calcio

La qualificazione al Mondiale (quasi certa) slitta di nuovo

La Svizzera supera a Ginevra la Svezia (4-1), ma in Slovenia vince anche il Kosovo, ultimo avversario dei rossocrociati martedì a Pristina

15 novembre 2025
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Appuntamento rimandato a martedì quello con la sesta qualificazione consecutiva ai Mondiali per la Svizzera. I rossocrociati, pur soffrendo un po‘ più del previsto, battono a Ginevra la Svezia (4-1), ma al contempo anche il Kosovo – che segue gli elvetici in classifica staccato di 3 punti – va a vincere (2-0) sul campo della Slovenia. E dunque, come detto, il timbro sul passaporto arriverà stampato martedì a Pristina, proprio contro i kosovari, che per qualificarsi direttamente dovrebbe sconfiggere la Nati con un margine di segnature inimmaginabile, dato il netto vantaggio elvetico nella differenza-reti (per venire scalzata dal primo posto, la Svizzera dovrebbe infatti perdere martedì a Pristina con 6 gol di scarto, come non le succede dal 1963).

Contro una Svezia sperimentale – senza le sue stelle più splendenti Isak e Gyökeres – e guidata per la prima volta in panchina dall'inglese Potter, a Ginevra gli uomini di Murat Yakin iniziano bene, e trovano la rete già al 12’, quando una bella iniziativa sulla destra di Dan Nodye trova puntuale Embolo, sui cinque metri, pronto a insaccare il perfetto assist del compagno.

La Svezia, fin lì praticamente nulla, si sveglia e inizia a dare qualche segnale di presenza. E infatti, anche a causa di un calo dei rossocrociati – che schierano Aebischer al posto dell'infortunato Freuler – gli scandinavi trovano il pareggio al 33‘. Alla prima vera occasione, Nygren buca Kobel e fa cadere l'imbattibilità elvetica in queste qualificazioni. La responsabilità della rete subita è da condividere fra la difesa – che dorme un po‘ e lascia lo svedese controllare tranquillamente il pallone in mezzo all'area – e il portiere Kobel, che interviene piuttosto goffamente e riesce soltanto a toccare la sfera, senza impedire che vada a infilarsi in rete. Rossocrociati forse fin troppo rilassati: evidentemente, si è cominciato a parlare troppo presto di qualificazione al Mondiale ormai acquisita.

Nella ripresa, ad ogni modo, i padroni di casa ritrovano la giusta concentrazione e tre ulteriori gol, che chiudono la gara. Dapprima, al 60’, Granit Xhaka trasforma freddamente un calcio di rigore assegnato ai rossocrociati abbastanza generosamente. C‘è un contatto fra Embolo e il portiere svedese Johansson, ma pare che sia l'elvetico a cercare la gamba dell'avversario: il Var comunque conferma la decisione dell'arbitro, il capitano va sul dischetto e la Svizzera ritrova il vantaggio. E, pochi minuti dopo, potrebbe giungere anche la terza rete, ma l'estremo difensore vichingo chiude prodigiosamente la porta a Embolo.

Il tris arriva comunque al 75’ grazie a Ndoye, che fa tutto bene e viene anche un po‘ aiutato dal portiere scandinavo, che sulla conclusione mancina in diagonale dell'attaccante rossocrociato non è certo impeccabile. Il poker lo firma invece il talento ginevrino Manzambi – in campo da pochi minuti –, che col destro (il suo piede debole) infila di nuovo Johannson, anche in questa occasione inadeguato nel suo operare. Quarta vittoria (e un pareggio) in cinque gare per la truppa di Murat Yakin (13 reti fatte e solo una subita), che – come detto – è sempre più vicina alla qualificazione diretta per la Coppa del mondo in agenda la prossima estate in Canada, Messico e Stati Uniti.

«Ho fatto il mio dovere», ha detto Michel Aebischer, «senza voler sostituirmi a Freuler giocando come lui, ma secondo le mie caratteristiche. Non abbiamo cominciato benissimo, specie quando eravamo sull'1-1, ma a lungo andare abbiamo girato il match, e abbiamo vinto con merito. Ora possiamo fare un po‘ di festa per la vittoria, ma non troppa: da domani penseremo alla gara di martedì, che vogliamo vincere, e poi potremo celebrare la qualificazione».

Felicissimo per aver segnato un gol proprio nella sua città è Johan Manzambi: «Una grande emozione, c'era qui stasera tutta la mia famiglia, insieme ai miei amici. Non regalerò a nessuno questa maglia, la porterò con me a Freiburg».

«Peccato per non aver staccato il biglietto già stasera, ma non dipendeva solo da noi», ha commentato invece il Ct rossocrociato Murat Yakin. «Devo comunque fare i complimenti ai miei giocatori, che stasera hanno fatto molto bene, pur avendo visto qualche errore tecnico, da parte nostra come dei nostri avversari».

Svizzera - Svezia 4-1 (1-1)

Reti: 12’ Embolo 1-0. 33‘ Nygren 1-1. 60’ Xhaka (rigore) 2-1. 75‘ Ndoye 3-1. 94’ Manzambi 4-1.

Arbitro: Lambrechts (Bel).

Svizzera: Kobel; Widmer, Elvedi, Akanji, Rodriguez (70‘ Muheim); Aebischer, Xhaka; Vargas (85’ Fassnacht), Rieder (70‘ Sow), Ndoye (90’ Zeqiri); Embolo (85‘ Manzambi).

Svezia: Johansson; Holm (50’ Gudmundsson), Lagerbielke, Hien, Svensson; Bernhardsson (78‘ Lidberg), Karlström, Ayari (63’ Zeneli), Elanga (78‘ Forsberg); Nygren, Svanberg (62’ Isak).

Note: 26'458 spettatori. Amoniti: 19‘ Ayari, 36’ Ndoye. 51‘ Karlström. 58’ Johansson. 92’ Forsberg.