A Cornaredo termina 3-1 per i biancoverdi il recupero del match sospeso per pioggia lo scorso 2 novembre

Si conclude nel peggiore dei modi per i bianconeri il recupero del match fra Lugano e San Gallo che lo scorso 2 novembre era stato sospeso e poi rinviato a causa del diluvio che si era abbattuto su Cornaredo. La partita, al contrario di quanto avviene in altri Paesi europei – in cui in questi casi si riprende col risultato acquisito al momento del break e si rigiocano solo i minuti mancanti – secondo il regolamento in vigore in Svizzera è stata invece disputata per intero, e ripartendo ovviamente dallo 0-0. E così, l'1-0 con cui i bianconeri conducevano al 49‘ quando fu sospesa la volta scorsa è stato del tutto inutile, perché a imporsi mercoledì sera sono stati infatti i sangallesi, con un 3-1 decisamente troppo severo. Iroonia della sorte, la stessa cosa - sempre contro i biancoverdi – era successo già nel 2017: Lugano avanti 1-0, gara sospesa e da rigiocare, col recupero poi vinto, sempre a Lugano, dagli ospiti per 1-0.
La prima mezz'ora di gioco, in cui a condurre le danze – seppure in modo sterile – sono i padroni di casa, si rivela in realtà assai noiosa: nessun tiro nello specchio della porta, né su un fronte né sull'altro. I bianconeri, forse, si intestardiscono troppo a voler impostare l'azione tramite i rilanci di piede del portiere Saipi, che cerca ripetutamente la sponda di testa da parte di Koutsias, preferito a Behrens nel ruolo di centravanti. Il greco, però, non è altissimo, e dunque viene spesso anticipato da centrocampisti e difensori sangallesi. La cosa più bella da appuntare sul taccuino è il modo con cui Grgic al 19‘ batte un corner: palla liftata piuttosto arretrata per l'accorrente Dos Santos, il cui diagonale destro fa la barba al palo.
L'inerzia del match cambia al 33’ quando Koutsias, ben servito da Doumbia, con un ottimo spunto personale dalla destra si accentra, si sistema al meglio il pallone sul mancino e fa partire un tiro a giro molto basso che, a fil di montante, s'infila nella porta di Ati Zigi. Vantaggio luganese legittimato dal fatto che, nei minuti seguenti, sono ancora i bianconeri ad avere le più ghiotte occasioni: su tutte, quella sprecata al 41’ da Dos Santos, che colpisce senza convinzione – troppo debole e centrale – una palla servitagli in modo sublime dal solito Grgic.
Gli uomini di Croci-Torti paiono avere in mano le redini del match, gli ospiti non sembrano in grado di reagire e, quando tutti sono ormai convinti che le due squadre debbano andare al riposo col Lugano in vantaggio, ecco che arriva – del tutto inatteso – il pareggio degli svizzero-orientali, figlio di un errore in disimpegno di Mai, che fin lì era invece stato praticamente perfetto, come del resto tutti i suoi compagni del reparto arretrato. A firmare la rete, al 43‘, è Boukhalifa, al settimo centro in campionato.
La ripresa, almeno nei primi minuti, pare riproporre quanto visto nei primi 45’, coi padroni di casa padroni del campo e del pallone. Al 52‘, prima sostituzione operata da Croci-Torti: non per scelta ma per costrizione, visto che Mai ha mal di pancia e deve dare forfait: al suo posto entra El Wafi. Intorno all'ora di gioco, com’è sua abitudine, il coach momò effettua invece due cambi in contemporanea, nel tentativo di dare una svolta al match: fuori Koutsias e Cassano, dentro Behrens e Mahou.
Al contrario di molte altre volte, però, in quest'occasione la mossa del Crus non si rivela decisiva. A trovare la via della rete, infatti, contro l'andamento della gara (la superiorità luganese nel possesso è infatti schiacciante) sono di nuovo gli ospiti. Lo fanno un paio di minuti più tardi per merito di Daschner e grazie alla responsabilità condivisa fra Saipi – che si tuffa in ritardo – e i difensori, che consentono all'avversario di controllare due volte, di girarsi e di calciare in fondo al sacco con la punta del piede.
I bianconeri provano a reagire, creano qualche opportunità per rimettere in parità la contesa, ma Ati Zigi è bravo dapprima su Behrens e poi su Cimignani. Croci-Torti completa il rivoluzionamento del fronte offensivo richiamando Dos Santos e Cimignani e inserendo Pihlström e Parsemain. La magia pare funzionare, perché una manciata di giri d'orologio più tardi, in mischia sugli sviluppi di un corner, Papadopoulos manda il pallone in rete facendo esplodere di gioia la curva bianconera e il resto dello stadio. Ma è solo un'illusione, perché l'arbitro Dudic, richiamato dal Var, annulla per un tocco di mano del tedesco.
I minuti di recupero sono ben sei, per i padroni di casa ci sarebbe dunque la chance per trovare il pareggio, ma purtroppo l'arrembaggio viene condotto senza troppo costrutto, e cosi proprio sui titoli di coda – dopo un fallito rilancio di piede di Saipi, chiamato a impostare l'azione - i sangallesi si impossessano di un pallone che, grazie a Balde, va a fissare il risultato finale sul 3-1 a favore dei biancoverdi. Falisce dunque l'assalto del Lugano al quarto posto in classifica, e soprattutto termina purtroppo la bella striscia positiva che Grgic e compagni avevano imbastito a partire dal mese di ottobre.
Lugano - San Gallo 1-3 (1-1)
Reti: 33‘ Koutsias 1-0. 42’ Boukhalfa1-1. 62‘ Daschner 1-2. 95’ Balde 1-3.
Arbitro: Ducic.
Lugano: Lugano: Saipi; Zanotti, Papadopoulos, Mai (53‘ El Wafi), Martim Marques; Doumbia, Grgic; Cassano (60’ Mahou), Daniel Dos Santos (79‘ Pihlström), Cimignani (79’ Duville-Parsemain); Koutsias (61‘ Behrens).
San Gallo: Zigi; May, Ambrosius (70’ Vallci), Stanic; Stevanovic; Vandermersch, Boukhalfa, Daschner (94‘ Quintillà), Okoroji (46’ Ouattara); Vogt (92‘ Witzig), Efekele (46’ Balde).
Note: 3'543 spettatori. Ammoniti: 29‘ Okoroji. 36’ Efekele. 46‘ Ambrosius. 48’ Cimignani. 56‘ Daniel Dos Santos. 73’ Vogt. 97' Martim Marques.