CICLISMO

Il primo arrivo in salita porta la firma di Ayuso

L’iberico vince in solitaria la settima tappa del Giro, sul traguardo di Tagliacozzo, in provincia dell'Aquila, grazie a uno spunto negli ultimi 500 metri

(Keystone)
16 maggio 2025
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La settima tappa porta il Giro d’Italia in Abruzzo, nel giorno del primo arrivo in salita, con il traguardo che coincide con un Gpm di prima categoria, al termine di una salita di quasi 12 chilometri con picchi del 14%. La frazione che arriva a Tagliacozzo, in provincia dell’Aquila, è contraddistinta da una fuga ripresa a 5 km dal traguardo, mentre in precedenza si era già staccata la maglia rosa Pedersen, dopo il grande lavoro fatto per l’uomo classifica della Lidl-Trek, l’italiano Ciccone. A tre chilometri dall’arrivo, quando la salita comincia a essere davvero dura c’è chi prova a far selezione, con Bernal che è terzo nel gruppo di testa, seguendo a ruota Ciccone scortato da Vacek: passano soli duecento metri e il primo sussulto è di Rafal Majka (Uae Team Emirates Xrg) che si porta in testa al gruppetto composto da 23 ciclisti. Chi parte per primo potrebbe vincere, invece rimangono tutti in attesa fino a poco più di un migliaio di metri dalla meta: Ciccone attacca, seguito da Tiberi e da Michael Storer della Tudor, Roglic non reagisce ma c’è il suo gregario Giulio Pellizzari a colmare il vuoto, lavorando per il capitano della Red Bull-Bora Hansgrohe. Poco dopo c’è un altro attacco di Ciccone, ma Bernal dapprima reagisce e poi tenta a sua volta lo scatto, tuttavia il colombiano è marcato stretto da Del Toro e da Ciccone, davanti a Tiberi e Ayuso: quest’ultimo, a 500 metri dal traguardo riesce a passare all’interno e supera tutti, andando a vincere in solitaria, nonostante Bernal provi a ricucire il vuoto con Ciccone alla sua ruota. Poi, attardati di quattro secondi, arrivano nell’ordine Del Toro, Bernal, Roglic, Ciccone, Tiberi, Caruso e Carapaz.