Ciclismo

Pogacar-Vingegaard, ritorno al futuro

Dopo il Tour 2024, i due fuoriclasse si ritroveranno di fronte per la prima volta al Delfinato, che scatta domenica

6 giugno 2025
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Sarà il Criterium del Delfinato – che scatterà domenica da Domérat, presso Montluçon, e che si chiuderà 8 giorni dopo sull'altipiano del Moncenisio – a rimettere a confronto per la prima volta dopo lo scorso Tour de France Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard. E ciò avverrà quando all'inizio della prossima Grande Boucle mancheranno soltanto tre settimane.

Oltre a questo duello, ci sono altri motivi d'interesse attorno a questa edizione numero 77 della corsa francese, ad esempio il ruolo da outsider di Mathieu van der Poel o il fatto che si tratti dell’ultima corsa in carriera per Romain Bardet. «A parte il Tour, è la corsa che quest'anno presenta più star nella lista di partenza», ha detto proprio Bardet, che martedì, nel corso della terza tappa, avrà l'onore e il piacere di transitare da Brioude, la sua città natale.

Da sempre, il Delfinato – con le sue tappe accidentate all'inizio, la sua crono a metà del calendario e la conclusione sulle Alpi – rappresenta la prova generale e una miniatura del Tour de France, kermesse che nel 2025 andrà in scena dal 5 al 27 luglio. Raro è vedere sfidarsi nella stessa corsa Pogacar e Vingegaard, tranne appunto alla Grande Boucle – di cui i due fuoriclasse hanno vinto le ultime cinque edizioni –, motivo in più per seguire da vicino questa edizione del Delfinato.

Lo sloveno sta continuando a vincere quasi ogni gara a cui prende parte, e dopo l'abbuffata di successi primaverili si è preso una pausa che terminerà appunto domenica, per l'inizio del Delfinato. Il danese, invece, non sale in sella in via ufficiale dal 13 marzo, quando si ritirò dalla Parigi-Nizza con una commozione cerebrale. Nella ultime settimane, entrambi si sono allenati in altura – nella Sierra Nevada (Spagna) – per preparare al meglio il Tour de France, come del resto hanno fatto pure quasi tutti i loro rivali.

È certo che il Delfinato li vedrà protagonisti, ma è altrettanto vero che nessuno dei due vorrà sprecare troppe energie, risorse da preservare rigorosamente per la Grande Boucle: si tratterà, più che altri, di testare la gamba evitando in tutti i modi di farsi male. Al termine del Criterium, entrambi ripartiranno per l'alta quota, per affinare la preparazione all'appuntamento più importante della stagione: Pogacar salirà a Isola 2000, mentre Vingegaard raggiungerà – come pure Evenepoel, terzo all'ultimo Tour – Tignes.

«Posso battere Pogacar, certo», ha detto il danese. «Non abbiamo paura di Vingegaard», ha risposto Andrej Hauptman, direttore sportivo dello sloveno. La sfida è dunque lanciata.