Lo zurighese indovina la fuga giusta mancando però il colpo di reni per sorprendere il norvegese, vincitore dell'undicesima tappa del Tour de France
Il colpaccio l'ha solo sfiorato. Questione di centimetri, quelli che sono mancati a Mauro Schmid per mettere la sua ruota davanti a quella di Jonas Abrahamsen, compagno di fuga, per fare sua l'undicesima tappa del Tour de France. Alla fine, sotto lo striscione di Tolosa, lo zurighese ha dovuto accontentarsi del piazzamento d'onore, alle spalle del norvegese, con la Svizzera che continua a inseguire un successo di tappa dal 2020, quando l'impresa riuscì a Marc Hirschi.
Schmid, Abrahamsen e Davide Ballerini non hanno impiegato molto per partire all'azione: già dopo poche pedalate, il trio ha forzato l'andatura, raggiunto poco dopo da Fred Wright e Mathieu Burgaudeau. Il quintetto ha poi dovuto resistere a un gruppo comprendente Mathieu van der Poel e Wout van Aert. Con l'olandese che nella salita finale ha provato un attacco individuale, intento però non andato a buon fine.
Ben Healy è dal canto suo risuscito a conservare la maglia gialla di leader della classifica generale. Da segnalare la caduta di Tadej Pogacar a poco meno di 4 km dall'arrivo, fortunatamente senza grosse conseguenze per lo sloveno e col resto del gruppo che sportivamente ha atteso il suo rientro nei ranghi.