Secondo successo al Tour 2025 per l'olandese, che precede al traguardo i due big della classifica generale
Sotto la pioggia, il primo a tagliare il traguardo a La Plagne, al termine della diciannovesima tappa (93 km, partita da Albertville) è stato Thymen Arensman, già vincitore fra l'altro della frazione numero 14 a Superbagnères. Il 25enne scalatore olandese della Ineos, in questa tappa alpina accorciata e privata del Col des Saisies a causa di un'epidemia bovina, è scattato a 14 km dall'arrivo e ha resistito fino alla fine, sventando ogni tentativo di rientro dei big.
Moltopiù saggio che nel passato, il leader della corsa Tadej Pogacar ha provato in un paio di occasioni ad attaccare, ma alla fine si è accontentato di difendere la sua maglia gialla. Vingegaard, secondo della graduatoria, non ha invece proprio combinato nulla in questa terzultima tappa della Grande Boucle 2025. Unica soddisfazione per lui è stato aver chiuso per una volta davanti allo sloveno, che non ha partecipato allo sprint e che, subito dopo, è stato urtato involontariamente da un agente di sicurezza.
Pogacar, 26 anni, vanta 4'24" di margine sul danese e va spedito verso la conquista del suo quarto Tour in carriera, al pari di Froome, e a uno dal record. Gli restano solo due tappe e, salvo incidenti o colpi di scena, nulla lo priverà del successo finale. Quarto al traguardo venerdì dietro Vingegaard e Pogacar, il tedesco Lipowitz si è invece quasi assicurato il terzo posto sul podio conclusivo: Onley, che giovedì gli si era avvicinato a soli 22" nella generale, è infatti crollato nell'ultimo chilometro.
Degno di nota il numero di Arensman, il vincitore di giornata: ha pedalato a lungo da solo davanti a tutti, pur non riuscendo mai ad accumulare più di mezzo minuti di margine. Ma ha tenuto fino alla fine, mostrando un coraggio ammirevole.
«Sono davvero a pezzi», ha detto al traguardo. «Vincere una frazione al Tour andando in fuga e lasciandosi dietro tutti i migliori è qualcosa di eccezionale, mi sembra di sognare. Ho battuto Tadej e Jonas, due autentici fuoriclasse, quasi extraterrestri, mentre io sono un essere umano. È davvero pazzesco essere riuscito a sconfiggerli».
Sabato c’è la penultima tappa – percorso misto di 184 km da Nantua a Pontarlier – mentre domenica in cartellone c’è il gran finale da Mantes-la-Ville a Parigi, con la classica passerella conclusiva sugli Champs-Elisés (132 km).