Ciclismo

Vine si conferma scalatore, Vingegaard torna leader

L'australiano conquista la seconda vittoria personale in questa edizione della Vuelta, mentre il danese si riprende la Roja

(Keystone)
2 settembre 2025
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Dipanatasi fra il parco naturale di Sendaviva e il comprensorio sciistico di El Ferial Larra Belagua, la decima frazione della Vuelta ha premiato ancora una volta Jay Vine. L'australiano ha infatti onorato la sua maglia a pois, conquistando la seconda vittoria in questa edizione della corsa spagnola. Capace di centrare la fuga di giornata rivelatasi alla fine più resiliente, il corridore della Uae sull'ultima difficoltà si è confermato il più forte anticipando la coppia della Movistar formata da Pablo Castrillo e Javier Romo. Più di un minuto accusato da Jonas Vingegaard, Matteo Jorgenson, Tom Pidcock, Matthew Riccitello, Jai Hindley e Giulio Pellizzari mentre Felix Gall, Egan Bernal e soprattutto l'ormai ex maglia rossa Torstein Træen hanno concesso ulteriore terreno.

Dopo la giornata di riposo, il 29enne – già impostosi nella sesta tappa in Andorra – ha così regalato l'ennesimo successo alla Uae. La squadra emiratina, vera e propria mattatrice di questa Vuelta, ha infatti conquistato la vittoria numero quattro in questa edizione della corsa iberica. E, ciò, nonostante Juan Ayuso abbia manifestato la volontà di salutare la formazione di Tadej Pogacar alla fine della corrente stagione. Lo sloveno non è presente nella penisola iberica e dunque il secondo classificato del Tour de France, ossia il già citato Vingegaard, si è preso la scena. Tagliando il traguardo a 1'05" da Vine, il danese si è infatti ripreso la Roja rifilando 26 secondi a Træen. A completare il podio virtuale Joao Almeida, a 38", tallonato da Pidcock.

Domani l'undicesima tappa sarà un circuito di 157 chilometri nei pressi di Bilbao, nei Paesi Baschi, simile alla classica di San Sebastián. Ben sette le salite classificate fra la seconda e la terza categoria, che possono allettare i finisseur più esplosivi. Nel corso di questa Vuelta, però, ogni giorno è buono per attaccare.