Terzo successo di tappa in Spagna per il portacolori della Alpecin-Deceuninck. Domani Almeida proverà l’attacco finale alla maglia rossa
Lo diceva la logica, che la diciannovesima tappa del Giro di Spagna sarebbe stato un affare tra velocisti, in un venerdì sostanzialmente pianeggiante su un tracciato di 160 chilometri tra gli 800 metri di Rueda, città in provincia di Valladolid rinomata per i suoi vini, e i poco più di mille di Guijuelo, nella regione di Salamanca. E a proposito di vino, per la terza volta da quand’è iniziata l’ottantesima edizione della Vuelta a brindare è stato Jasper Philipsen, che ha nuovamente stappato lo champagne dopo aver battuto il danese Mads Pedersen e il venezuelano Orluis Aular, mentre per i colori rossocrociati da segnalare il settimo posto dell’argoviese Fabio Christen. Per il 27enne belga, portacolori della Alpecin-Deceuninck, si tratta già della sesta vittoria di tappa al Giro di Spagna dalla sua prima partecipazione, nel 2020.
Naturalmente, viste le caratteristiche del percorso, la diciannovesima frazione non ha avuto alcun effetto sulla classifica generale, dove il favorito Jonas Vingegaard resta leader con 40 secondi di vantaggio sul portoghese João Almeida, il vincitore dell’ultimo Tour de Suisse che, però, può ancora sperare nella sua prima vittoria in Spagna. In effetti, la Vuelta 2025 si deciderà nella ventesima e penultima tappa, una massacrante pedalata con un colle fuori categoria (12,4 chilometri alla pendenza media dell’8,6%) che avrà il suo epilogo ai 2’253 metri sul mare della Bola del Mundo, il tetto della Vuelta di quest’anno. Insomma, non sembra ancora detta l’ultimissima parola in quello che è il terzo grande giro dopo la Corsa rosa e il Tour de France, e che si concluderà domenica con la tradizionale passerella finale, una tappa di un centinaio di chilometri fino al podio di Madrid.