A causa della scarsità di volontari addetti alla sicurezza, diverse vetture estranee hanno invaso il campo di gara
È una scena curiosa quella che decide le sorti della terza tappa del Giro d’Olanda, la Sittard-Watersley di 149 km. Alla base della decisione vi è stato il rifiuto di proseguire da parte dei corridori, che dopo una trentina di chilometri hanno deciso di mettere il piede a terra per ragioni di sicurezza, a causa della presenza di numerose auto sul percorso. Inizialmente neutralizzata, la tappa è poi stata definitivamente cancellata dagli organizzatori, che in una nota hanno dovuto arrendersi all’evidenza.
‘I corridori hanno detto di non voler proseguire per ragioni di sicurezza e noi rispettiamo la loro decisione e quella delle loro squadre’. A quanto sembra, all’origine del problema ci sarebbe l’assenza dei volontari e delle moto che avevano assicurato la loro partecipazione, così gli organizzatori hanno cercato di ovviare al problema, evidentemente senza riuscirci.
Non è la prima volta che si verifica un episodio del genere: soltanto lo scorso febbraio, in Francia, diverse squadre avevano deciso di abbandonare l’Étoile de Bessèges invocando anche in quel caso ragioni di sicurezza, dopo che diverse automobili si erano immesse in contromano sul tracciato.
La corsa a tappe olandese ripartirà domani da Emmen per la quarta tappa, con il britannico Hayter leader della generale.