Dopo una lunga rincorsa, gli uomini di Patrick Fischer perfezionano il sorpasso nel terzo tempo, chiudendo la prima fase con un'altra vittoria
Niederreiter c’è. Appena il tempo di toccare il suolo a Herning, il grigionese è già in pista (nel terzetto offensivo completato da Andrighetto e Malgin), pronto a fare la sua parte nell'ultimo impegno della Svizzera nella prima fase dei Mondiali in Scandinavia. Contro un Kazakistan che sin dai primi minuti, in barba ai soli tre punti raccolti nelle sue prime sei partite sul ghiaccio danese, si rivela un avversario rognoso. Complice, anche, un ritmo della partita che nei minuti iniziali si abbassa notevolmente rispetto alle ultime partite giocate dalla truppa di Patrick Fischer. E non è allora un caso che nei primi dieci minuti l'unico fra i due portieri a essere chiamato in causa sia Charlin, con tre dischi scagliati verso la sua porta, tutti peraltro addomesticati senza particolari problemi, anche quando un'esitazione della difesa elvetica (troppo larga nella circostanza) lascia campo libero per la pericolosa discesa a rete di Kaiyrzhan. Poi Moser, a cinque minuti e rotti dalla prima sirena, la combina grossa con un alleggerimento dietro la porta di Charlin che si trasforma in un assist per Mikailis: sugli sviluppi di quell'azione Shestakov manda il disco alle spalle di Charlin. La sveglia prova a suonarla l'ultimo arrivato, Niederreiter, che una manciata di minuti dopo aggancia un rebound sulle assi di fondo e prova la conclusione, ma Pavlenko compie il miracolo, permettendo ai kazaki di andare alla prima pausa avanti di una rete.
Al rientro, Fischer prova ad apportare qualche modifica ai terzetti d'attacco, in particolare spostando Niederreiter con Fiala e Moy, e Meier con Malgin e Andrighetto. Mossa che dà i primi impulsi a un attacco rossocrociato sin lì un po’ imballato. La prima occasione per ricucire lo strappo arriva quando Breus si fa espellere per bastone alto: dopo una puntata a rete di Malgin neutralizzata da Pavlenko, sulla prosecuzione dell'azione Meier appoggia il disco sull'esterno della porta difesa dall'estremo difensore kazako. Anche nei minuti che seguono, gli uomini di Oleg Bolyakin soffrono, ma conservano il gol di vantaggio. Anche quando Riat trova sottoporta Knak, la cui conclusione viene respinta dal solito Pavlenko. Poco dopo è lo stesso attaccante del Davos ad avere sul bastone il disco del pareggio, ma la sua conclusione, da distanza ravvicinata, va a spegnersi sulla traversa. Superata da un paio di minuti la metà dei tempi regolamentari è Siegenthaler a mancare un'ottima opportunità quando, ben servito davanti al portiere da Malgin, opta per il passaggio ad Andrighetto anziché concludere a rete, col numero 85 degli elvetici che non riesce a smarcarsi dal difensore avversario. Dopo tanto insistere, arriva finalmente anche l'1-1. Per trovarlo, ci vuole però una seconda superiorità, propiziata da Volkov, che arpiona Siegenthaler. Il Kazakistan si difende con ordine, ma proprio quando pensava di averla scampata e di andare alla seconda pausa ancora in vantaggio, una conclusione di Malgin dalla media distanza trova la puntuale deviazione (di pattino, ma regolare) sottoporta di Fiala, che ridà ossigeno e colore alla Svizzera proprio a fil di seconda sirena.
È una Svizzera rinfrancata dal pareggio quella che scende sul ghiaccio dell'Jyske Bank Boxen per gli ultimi venti minuti dei tempi regolamentari e che dopo aver superato indenne una penalità sul conto di Meier per bastone alto sul portiere avversario, completa il sorpasso ai danni del Kazakistan. Facendo leva ancora una volta sul suo di powerplay (espulso Kolesnikov). L'azione che porta al gol la imbastisce Moser, che smista ai lati per Malgin il quale cerca e trova sul secondo palo Andrighetto, che trova il pertugio buono fra i gambali di Pavlenko per siglare la sua settima rete a questo Mondiale e, soprattutto, il 2-1 per gli elvetici. A poco più di cinque minuti dalla terza sirena Siegenthaler si ritrova sul bastone l'occasione per chiudere definitivamente i conti, ma la sua conclusione, quasi a botta sicura, trova sulla strada il solito Pavlenko e compie un nuovo miracolo, sventando la minaccia con il deviatore. A chiudere la partita ci pensa allora Ambühl che al termine di una bella ripartenza dei rossocrociati ha spazio e tempo a sufficienza per piazzare il disco sul lato destro del portiere. Rete che fa dissipare del tutto la tensione nel clan di Fischer, che otto secondi più tardi trova anche il 4-1 con un gran numero di Riat (conclusione con il bastone fra le gambe). Rete che dà al punteggio il suo aspetto finale, per una Svizzera che chiude così la prima fase a quota 19 punti (su 21 disponibili).
Svizzera - Kazakistan (0-1 1-0 3-0) 4-1
Reti: 15’17“ Shestakov (Beketayev, Mikhailis) 0-1. 39’55” Fiala (Malgin, Kukan/esp. Volkov) 1-1. 47’15" Andrighetto (Malgin, Moser/esp. Kolesnikov) 2-1. 57’06“ Ambühl (Niederreiter, Fiala) 3-1. 57’44” Riat (Knak, Fora) 4-1.
Svizzera: Charlin; Kukan, Siegenthaler; Berni, Moser; Fora, Marti; Egli; Andrighetto, Malgin, Niederreiter; Meier, Moy, Fiala; Riat, Jäger, Knak; Bertschy, Schmid, Ambühl; Baechler.
Kazakistan: Pavlenko; Breus, Gaitamirov; Daniyar, Beketayev; Metalnikov, Korolyov; Mikhailov; Mikhailis, Shestakov, Starchenko; Savitskiy, Ukhotnikov, Panyukov; Kolesnikov, Omirbekov, Rymarev; Kaiyrzhan, Volkov, Muratov; Mukhametov.
Arbitri: Ofner (A), Vikman (Fin), Durmis (Slc), Nyqvist (Sve).
Note: Jyske Bank Boxen, 3’833 spettatori. Penalità: 2 x 2’ contro la Svizzera; 3 x 2’ contro il Kazakistan. Tiri in porta: 39-16 (7-5, 16-4, 16-7). Svizzera senza Hischier (infortunato), Genoni, Glauser e Hofmann. Preimati quali migliori in pista Denis Malgin e Maxim Pavlenko. Al 26’47“ traversa colpita da Riat. Infortunio alla gamba di Kaiyrzhan al 30’50”. Kazakistan senza portiere dal 58’16“ e dal 59’35” fino al termine.