La Svizzera liquida l'Austria con un tennistico 6-0 e vola a Stoccolma, dove sabato giocherà il penultimo atto del torneo
Nemmeno il tempo di scaldare il motore, e all’Jyske Bank Boxen è già tempo di sosta prolungata. Colpa dell’impianto luminoso dello stadio danese, che fa le bizze sopra la porta difesa da Kickert. C’è solo il tempo di una prima conclusione di Niederreiter verso la porta avversaria dopo nemmeno un minuto di gioco, neutralizzata dal portiere austriaco, poi fermi tutti. Sosta prolungata, che consente ai tifosi di fede rossocrociata sulle gradinate, peraltro poco frequentate, di inscenare l’immancabile trenino. Passa una buona decina di minuti, con la situazione che non muta di un… lumen, ma dopo aver consultato entrambe le panchine, gli arbitri decidono di andare avanti comunque, nella simil penombra dalle parti del portiere delle Aquile. Nei minuti che seguono, sono gli uomini di Fischer a dettare il ritmo delle operazioni, con quelli di Bader che provano invece a giocare di rilancio. Con Zwerger penalizzato, arriva anche la prima vera occasione sul fronte rossocrociato, con Fiala che colpisce la traversa. L'Austria, a ogni buon conto, si difende con ordine, superando indenne la delicata fase. Il gol della Svizzera arriva però pochi secondi più tardi, con una verticalizzazione di Glauser, il quale dopo essere penetrato nel settore offensivo mette il disco al centro per Bertschy, che da ottima posizione non sbaglia, trovando così il suo primo punto in questo Mondiale. Andrighetto, poco dopo metà del periodo iniziale e con la Svizzera nuovamente in superiorità numerica, si mangia poi un gol quasi fatto, deviando davanti allo slot un disco che va a stamparsi sul palo prima di impennarsi. Anche stavolta, però, poco male, perché a fare centro, sul medesimo powerplay, è Meier, finalizzando nel migliore dei modi un’ottima triangolazione del quintetto rossocrociato: è l’11’03” e la Svizzera si ritrova già in doppio vantaggio. Con l’Austria che continua a subire il gioco degli elvetici, decisi come non mai a mettere subito in chiaro le cose. E in questo senso, il gol di Jäger (preciso polsino a mezz’altezza che s’infila sulla destra di Kickert) equivale a una seria ipoteca sul ticket per le semifinali, benché il tabellone della pista indichi che dall’ingaggio d’apertura siano trascorsi solo 14 minuti e 17 secondi. A far precipitare ulteriormente le Aquile ci pensa il bastone che Rohrer stampa sul volto di Schmid nel finale del primo tempo, rimediandosi 5 minuti di penalità più penalità di partita.
Nuova prolungata fase a 5 contro 4 che al 23’32” porta al 4-0 di Fiala, bravo a insaccare un disco rimbalzato sulle assi di fondo. A cui un minuto e spiccioli più tardi (ma con l’Austria tornata a ranghi completi) fa seguito il 5-0 di Schmid. Gli uomini di Bader, in una partita che il suo verdetto ormai l’ha già ampiamente scritto, non riescono a trovare il modo di invertire il trend nemmeno quando per oltre un minuto si ritrovano in doppia superiorità numerica. Ci riprova poco dopo, stavolta in una superiorità numerica semplice, con Schneider che colpisce il palo, ma lo 0 alla casella reti segnate non si sblocca sul tabellone per Zwerger e compagni. Chiusa la lunga parentesi in inferiorità numerica, la Svizzera torna a spingere, anche se con un po’ meno determinazione, creandosi diverse altre buone opportunità per incrementare il suo bottino. Fra queste pure un tiro di Knak dalla media distanza che impegna Kickert in una bella parata, il quale si ripete poco dopo su un diagonale di Andrighetto. Di segnature, però, il periodo centrale non ne regalerà altre.
Con il terzo tempo ridotto ormai a semplice passerella, di commiato dal torneo iridato per gli austriaci, e d’onore per la Svizzera, pronta a imbarcarsi sul volo per Stoccolma dove sabato giocherà la semifinale, il ritmo logicamente cala. Anche perché i rossocrociati a quel punto smettono di spingere, pure quando si ritrovano con l’uomo in più sul ghiaccio. Cosa che non impedisce agli uomini di Fischer di crearsi diverse altre opportunità per ulteriormente abbellire il punteggio. Cosa che fa Knak al 51’46” dopo che non era riuscita poco prima a Siegenthaler, che si era visto parare la sua staffilata dal portiere austriaco. Quella è anche l’ultima rete del confronto, che si chiude pertanto con il risultato di 6-0, regalando a Genoni un altro shutout.
Svizzera - Austria (3-0 2-0 1-0) 6-0
Reti: 6’38’’ Bertschy (Glauser, Genoni) 1-0. 11’03’’ Meier (Fiala, Moy/esp. Haudum) 2-0. 14’17’’ Jäger (Niederreiter, Knak) 3-0. 23’32’’ Fiala (Niederreiter, Kukan/esp. Rohrer) 4-0. 24’36’’ Schmid (Glauser, Moy) 5-0. 51’46’’ Knak (Jäger, Marti) 6-0.
Svizzera: Genoni; Kukan, Siegenthaler; Glauser, Moser; Fora, Marti; Berni; Andrighetto, Malgin, Meier; Fiala, Ambühl, Niederreiter; Bertschy, Schmid, Moy; Riat, Jäger, Knak.
Austria: Kickert; Unterweger, Wolf; Heinrich, Nickl; Biber, Maier; Stapelfeldt, Schnetzer; Zwerger, Kasper, Schneider; Rohrer, Baumgartner, Thomas Raffl; Lebler, Haudum, Huber; Kraus, Achermann, Thaler.
Arbitri: Björk (Sve), Brander (Fin); Briganti (Usa), Durmis (Slc).
Note: Jyske Bank Boxen, 2’621 spettatori. Penalità: 6 x 2’ contro la Svizzera; 4 x 2’ + 1 x 5’ e penalità disciplinare di partita (Rohrer, al 19’04’’) contro l’Austria. Tiri in porta: 40-13 (16-3, 15-6, 9-4). Al 4’24’’ Fiala (traversa), 10’36’’ Andrighetto, 30’10’’ Schneider. Svizzera senza Hischier (infortunato), Egli, Baechler, Aeschlimann (in soprannumero), Jung e Rohrbach (non iscritti nel contingente). Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Ken Jäger e Peter Schneider.