Hockey

Anche i vichinghi piangono, e gli Usa sono in finale

Clamoroso a Stoccolma: gli States allenati dal giovane Ryan Warsofsky umiliano la Svezia di Hallam nel Mondiale in casa sua, e adesso sognano l'oro

In sintesi:
  • Agli scandinavi non basta una parziale reazione nel terzo tempo: semifinale a senso unico
  • Alle 18.20 la Svizzera di Fischer va a caccia del secondo posto in finale, sfidando i danesi
Altra grossa sorpresa
(Keystone)
24 maggio 2025
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S'erano già spese tante belle parole, nella prima fase del Mondiale, per elogiare gli Stati Uniti allenati dal trentasettenne Ryan Warsofsky che è il più giovane allenatore di tutta la Nhl, e che la Svizzera era riuscita a battere alla sua terza partita a Herning. In pochi, però, avrebbero potuto immaginare che quella squadra tanto giovane ma così grintosa sarebbe riuscita nell'impresa di sconfiggere nientemeno che la Svezia, in casa sua per giunta, in una Avicii Arena di Stoccolma più avvilita, che ammutolita.

Anche perché, dopo un 2-0 del primo tempo senz'altro meritato in favore degli americani, nel secondo periodo i Vichinghi di Sam Hallam hanno provato a reagire, senza riuscirci però. Con gli statunitensi che hanno dato prova di riuscire a sfruttare praticamente ogni disco libero, come capita poco dopo la mezz'ora di gioco, con il ventinovenne dei Vancouver Canucks Conor Garland che si getta come un falco su un puck non trattenuto dal gigantesco Markström per segnare anche un terzo gol contro l'andamento del gioco. E non soltanto la reazione scandinava che tanto pareva scontata non arriva, ma al 37'03‘’ gli americani segnano addirittura una quarta volta, con Mikey Eyssimont, ipotecando con largo anticipo una finale su cui in pochi avrebbero scommesso.

Eppure, in un terzo tempo giocato con la riserva Ersson tra i pali, gli svedesi trovano il modo di mettere la testa fuori dall'acqua segnando due volte in nemmeno un minuto, dapprima grazie a Nylander, al 46'32‘’, e poi a Lindholm (47'13‘’), riuscendo per la prima volta del pomeriggio a mettere gli statunitensi con le spalle al muro. Warsofsky chiama subito il timeout e la pressione cala in fretta, con gli americani che danno nuovamente prova di grandissima efficacia offensiva, con Jackson Lacombe che al 51'09‘’ sfrutta un'occasione in break, battendo l'incolpevole Ersson con i un gran tiro nel ‘sette’ da scorer puro che evidentemente non è, trattandosi di un difensore, facendo ripiombare l'Avicii Arena in un silenzio surreale, in un match definitivamente chiuso dal 6-2 di Shane Pinto a porta vuota al 55'53‘’.

CosÌ il Mondiale scandinavo regala un'altra clamorosa sorpresa dopo le eliminazioni di Finlandia e, soprattutto, Canada, giovedì. E i più scaramantici faranno senz'altro gli scongiuri, in attesa dell'altra semifinale, quella che più ci interessa, e che alle 18.20 opporrà la Svizzera di Patrick Fischer a un'inattesa Danimarca.

Svezia - Stati Uniti (0-2 0-2 2-2) 2-6
Reti: 6'52‘’ Skjei (Pinto) 0-1. 17'13‘’ Gauthier (Pinto, Smith) 0-2. 31'07‘’ Garland (Cooley, Skjei) 0-3. 37'03‘’ Eyssimont (Beniers, Lacombe) 0-4. 46'32‘’ Nylander (Andersson, Karlosson) 1-4. 47'13‘’ Lindholm (Wennberg) 2-4. 51'09‘’ Lacombe (Nazar) 2-5. 55'53‘’ Pinto (a porta vuota) 2-6.
Arbitri: Campbell, Schrader; Hynek, Wyonzek.
Note: 12'530 spettatori (tutto esaurito). Penalità: 1 x 2‘ contro la Svezia; 2 x 2’ contro gli Stati Uniti. Al 47'13‘’ timeout chiesto dagli Stati Uniti. Svezia senza portiere dal 55'35‘’ al 55'53‘’.