Hockey

Il Consiglio degli Stati conferma l'eccezione per i club sportivi nella legge sui cartelli

Approvata la proposta di Regazzi per limitare i salari dei giocatori, nonostante il parere contrario del Consiglio nazionale

8 settembre 2025
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Esaminando a livello di divergenze la modifica della legge sui cartelli, il Consiglio degli Stati ha ribadito di voler fare un'eccezione a favore dei club sportivi professionistici, che dovrebbero poter limitare i salari lordi versati ai giocatori.

Lo scorso giugno, il Consiglio nazionale, d'accordo col Consiglio federale, aveva respinto tale proposta della camera dei Cantoni sostenendo di non voler intese ad hoc per un settore economico particolare. Oggi, per 30 voti a 14, la camera dei cantoni ha approvato invece una proposta di Fabio Regazzi (Centro\/TI), contraria tra l'altro alla raccomandazione della sua commissione preparatoria che voleva eliminare questa differenza col Nazionale, volta a mantenere simile eccezione.

Il "senatore" ticinese del Centro, che ha ricordato di essere membro del Cda dell'Hockey Club Lugano, ha giustificato la sua proposta con le difficoltà economiche che attanagliano numerosi club sportivi nel far quadrare i conti a causa dei costi in ascesa e dell'importanza del fair play finanziario per consentire anche ai sodalizi meno ricchi di sopravvivere e di misurarsi ad armi quasi uguali con i grandi club. Secondo Regazzi bisogna anche considerare l'importanza sociale e regionale delle squadre meno dotate finanziariamente.

Un ragionamento, quest'ultimo, ripreso dal collega Charles Julliard (Centro\/JU), che ha accennato alle difficoltà per i piccoli club - come la squadra di disco su ghiaccio giurassiana dell'Ajoie - di competere contro quelli grandi.

Tra l'altro, diversi oratori, tra cui Pierre-Yves Maillard (PS\/VD), hanno rammentato che simili accordi - sostenuti da 12 club su 14 di disco su ghiaccio elvetici ha puntualizzato Regazzi - sarebbero volontari, e non ostacolerebbero per nulla la concorrenza: d'altronde, in paesi liberali come gli Stati Uniti o il Canada, simili accordi sui massimi salariali sono moneta corrente e non attirano l'attenzione delle autorità alla concorrenza.

In merito al punto più controverso del progetto riguardante la valutazione degli accordi di cartello illeciti, i "senatori" vogliono rimanere alla legge attuale che stabilisce semplicemente che sono illegali gli accordi che incidono in modo significativo sulla concorrenza e che non sono giustificati da ragioni di efficienza economica.

Il Consiglio nazionale aveva invece voluto introdurre una valutazione caso per caso, ciò che la maggioranza degli Stati giudica un'inutile complicazione del sistema in vigore.

Il dossier ritorna alla Camera del popolo per l'esame di queste due, e altre, divergenze.