A Friborgo decide un gol di Biasca all'overtime. Lorenzo Canonica: ‘Il punto lo prendiamo, ma dobbiamo ripulire il nostro gioco’
Un punto è meglio di niente. Ma potevano essere due, se non addirittura tre, per un Lugano che in avvio di partita soffre terribilmente la rapidità del Friborgo, le cui improvvise verticalizzazioni fanno ammattire Alatalo e compagni nel primo quarto d’ora di gioco, e il povero Schlegel – pur colpevole sul meritato vantaggio di Wallmark al 13’18 (ma quella sarà anche la sua unica sbavatura di tutto il match) – deve fare gli straordinari. Fortuna che a poco a poco comincia tutta un’altra partita, e il merito è naturalmente dei bianconeri di Tomas Mitell, che nel secondo sono fisicamente più presenti, ma soprattutto riescono a leggere bene le situazioni, così il Friborgo non ha più tutto il tempo per ragionare su cosa fare del disco, a differenza di prima. E il risultato è che al 6’49’’ del periodo di mezzo, dopo due accelerazioni di Fazzini il Lugano trova la via del gol, con Canonica che è davvero lesto nel fiondarsi sulla respinta di Berra, prendendolo poi in controtempo con un tocco sul palo più vicino. È la miglior reazione possibile al brutto spavento d’inizio periodo, quando Calvin Thürkauf vorrebbe sfondare all’esterno e invece scivola, cozzando violentemente contro le assi di fondo nel tentativo di passare Glauser. La paura è davvero tanta, perché il capitano bianconero non solo rimane a terra dolorante ma è anche immobile, e passano diversi interminabili secondi prima che si riesca a intuire che si rimetterà presto in piedi. Un sospiro di sollievo per l’attaccante numero 97, certo, che già aveva perso un terzo di stagione l’anno scorso per quell’infortunio al ginocchio nelle prime battute del campionato, a fine settembre, ma soprattutto per la panchina del Lugano, costretta nel frattempo a far senza Marco Zanetti, tornato anzitempo negli spogliatoi dopo essere franato rovinosamente addosso la balaustra, e che poi al 37’04’’ perderà anche Jesper Peltonen, pur se nell’occasione la colpa è sua: infatti, quel gomito largo che colpisce al volto Rathgeb mentre lo sta per saltare gli costa un 5’ più disciplinare di partita. Fortuna che gli uomini di Rönnberg ci mettono del loro: Sprunger e Bertschy provano infatti a farsi giustizia da soli e finiscono per farsi sbatter fuori a loro volta, in compagnia di Alatalo, e ovviamente il Lugano ringrazia perché i cinque minuti di inferiorità numerica a quel punto diventano tre, interrotti oltretutto dal secondo intervallo. E non è tutto: poco più tardi Sörensen fa anche di peggio, sparando a lato a botta sicura, da due passi, un tocco ‘di prima’ a due passi dalla porta sguarnita (e non è solo un modo di dire).
Quel gol impossibile da sbagliare sarà senz’altro tornato alla mente della stella svedese del Friborgo al 51’05’’, quando il generosissimo Thürkauf – al solito – riesce a passare Streule all’esterno dopo un ottimo disco lanciato da Carrick, e approfittando la passività friborghese nel terzo mette alle spalle di Reto Berra il gol del raddoppio. Potrebbe essere il momento che decide il match, e invece non lo è, perché purtroppo per il Lugano un paio di minuti più tardi Perlini e Sanford pasticciano nel terzo difensivo, e il puck finisce sul bastone del giovane Johnson, sul cui tiro potente e preciso, al 53’47’’, Niklas Schlegel nulla può. Ironia della sorte, gli stessi Sanford e Perlini saranno sul ghiaccio anche al 2’40’’ dell’overtime, quando l’americano si farà trovare in ritardo su Attilio Biasca, rapidissimo nel guadagnare il terzo ticinese prima di crocifiggere l’incolpevole Schlegel, sfruttando il millimetrico lancio dalla distanza di Michael Kapla. «Un punto l’abbiamo ottenuto, però vogliamo di più – dice a caldo Lorenzo Canonica ai microfoni di Rsi –. Dobbiamo ancora ripulire il nostro gioco, ed è anche comprensibile, visto che siamo soltanto alla prima partita, quindi prendiamola positivamente». C.S.
Friborgo - Lugano (1-0 0-1 1-1 1-0) d.p. 3-2
Reti: 13’18’’ Wallmark (Sörensen, Gerber) 1-0. 26’49’’ Canonica (Fazzini, Sgarbossa) 1-1. 51’05’’ Thürkauf (Carrick) 1-2. 53’47’’ Johnson (Sörensen, Wallmark) 2-2. 62’40’’ Biasca (Kapla) 3-2.
Friborgo: Berra; Glauser, Streule; Rathgeb, Jecker; Kapla, Johnson; Seiler; Bertschy, Schmid, Biasca; Sprunger, De la Rose, Borgström; Sörensen, Wallmark, Marchon; Nicolet, Walser, Gerber; Dorthe.
Lugano: Schlegel; Carrick, Müller; Aebischer, Dahlström; Alatalo, Jesper Peltonen; Brian Zanetti; Simion, Thürkauf, Bertaggia; Fazzini, Sgarbossa, Canonica; Kupari, Sanford, Perlini; Zanetti, Morini, Cormier; Aleksi Peltonen.
Arbitri: Borga, Hebeisen; Meusy, Gurtner.
Note: 9’280 spettatori (tutto esaurito). Penalità: Friborgo 3 x 2’; Lugano 4 x 2’ + 5‘ e penalità disciplinare di partita (Jesper Peltonen, al 37’04’’). Tiri: 29-25 (10-8, 7-7, 8-8, 4-2). Friborgo senza Nemeth (ammalato) ed Etter (infortunato); Lugano privo di Sekac (infortunato), Tanner, Guerra, Beglieri, Meile, Togni e Lee (in soprannumero). Lugano dal periodo centrale senza Marco Zanetti (uscito per infortunio).