Hockey

Helsinki, primo scalo verso Milano/Cortina

Nella tappa finlandese dell’Euro Hockey Tour, molti dei selezionati da Patrick Fischer si giocano un pass per Olimpiadie e Mondiali casalinghi

In Finlandia un occhio ai risultati e uno alle prestazioni dei singoli
(Keystone)
5 novembre 2025
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Si comincia. Con la Karjala Cup, prima tappa dell’Euro Hockey Tour, la Nazionale svizzera dà il via in Finlandia a una stagione unica, con le Olimpiadi e, a seguire, i Mondiali casalinghi. E la competizione per gli ambiti posti sarà dura.

Fabian Heldner è uno di quei difensori esperti e solidi che dieci o quindici anni fa avrebbero avuto sicuramente un posto nella rosa per le Olimpiadi o i Mondiali. Ora però il gigante dalle spalle larghe e dalla barba folta sa bene che la lotta sarà serrata. «Si coglie ogni occasione per presentarsi al meglio», afferma il 29enne altovallesano alla vigilia del primo impegno dell’Euro Hockey Tour giovedì in quel di Helsinki.

Nel 2021, anno ancora segnato dal Coronavirus, ha preso parte alla spedizione iridata dei rossocrociati in quel di Riga. Sette giocatori dell’attuale rosa, invece, sono ancora in attesa della loro prima partecipazione a un grande evento. Contrariamente al passato, quando la squadra di Patrick Fischer affrontava avversari di seconda fascia nell’ambito della Deutschland Cup o in Slovacchia, ora la rosa che il selezionatore si ritrova per le mani è assai ampia e comprende elementi di qualità, ragion per cui la concorrenza è più agguerrita.

Tanto più che, per la prima volta dal 2014, ai Giochi saranno nuovamente presenti le star della Nhl, che dovrebbero occupare da nove a dieci posti nello spogliatoio rossocrociato. In Finlandia, ovviamente, mancano ancora i ‘mercenari’ della Nhl, e all’appello mancano pure alcuni giocatori degli Zsc Lions, dello Zugo e del Berna, ancora impegnati nella Champions League. Per alcuni dei presenti a Tampere, questo fine settimana potrebbe quindi essere l’unica occasione per guadagnarsi un posto nel taccuino di Patrick Fischer.

Da quando la Russia è stata esclusa e la Svizzera ha così ereditato l’opportunità di misurarsi quattro volte sull’arco dell’intera stagione con le grandi potenze Finlandia, Svezia e Repubblica Ceca nell’ambito dell’Euro Hockey Tour, è necessario prestare maggiore attenzione alla composizione di squadre davvero competitive. Non fa eccezione il torneo di Helsinki, a cui Fischer guarda con diversi obiettivi: i risultati devono essere buoni, ma il selezionatore dei rossocrociati vuole anche vedere chi tra i giocatori meno affermati è in grado di dimostrare il proprio valore a questo livello. «Dopo il successo ai Mondiali, vogliamo continuare sulla nostra scia positiva – sottolinea il tecnico –. L’obiettivo è continuare a crescere come squadra, lavorare con costanza in ogni ruolo e prepararci al meglio in vista delle Olimpiadi e dei Mondiali casalinghi».

I due grandi eventi sono quindi sempre in qualche modo nel mirino, anche per Fabian Heldner. L’anno scorso, a causa di una commozione cerebrale, non ha potuto lottare per un posto nella spedizione iridata e ha seguito la cavalcata dei suoi compagni, fermatasi sul secondo gradino del podio, dalla televisione. Quanto sono grandi le sue speranze questa volta? «Sono cose su cui non posso influire – s’affretta a precisare il diretto interessato –. Mi concentro sul mio gioco. Ogni partita che gioco con la nazionale è fantastica per me». Heldner sa esattamente cosa Fischer si aspetta da lui: «Lo stesso che in campionato. I miei punti di forza sono chiaramente la difesa e il boxplay. Questo è anche il mio ruolo nella Nazionale».