BIATHLON

La staffetta femminile ai piedi del podio a Ruhpolding

Nella 4x6km il quartetto rossocrociato manca di quasi dieci secondi la terza piazza, occupata (in rimonta) dalla Francia

(Keystone)
18 gennaio 2025
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La staffetta femminile rossocrociata si è messa particolarmente in evidenza nella 4x6km di Ruhpolding. Elisa Gasparin, Lena Häcki-Gross, Aita Gasparin e Amy Baserga hanno infatti chiuso a solo dieci secondi dal terzo gradino del podio occupato dalla Francia. Impeccabile nel tiro da sdraiata e in piedi, l'ultima frazionista non è stata capace di mantenere a bada Julia Simon. Nell'ultimo giro è infatti stata rimontata e superata dalla transalpina, dovendosi accontentare del quarto posto. Un risultato comunque notevole, considerando che Elisa Gasparin e Häcki-Gross sono cadute. A imporsi è stata di nuovo la Germania, che ha celebrato la seconda vittoria stagione mettendosi alle spalle di quasi venti secondi la Norvegia.

Nella giornata odierna, intanto, il mattatore in campo maschile Johannes Thingnes Boe ha comunicato l'intenzione di voler chiudere la sua gloriosa carriera già questa stagione. A 32 anni non ancora compiuti, quando potrebbe conquistare la sesta (!) sfera di cristallo. "Da tredici anni faccio parte della miglior nazionale del mondo. “Avrei continuato volentieri fino a Milano-Cortina, ma la partecipazione alle Olimpiadi richiede parecchi sacrifici anche da parte di chi mi circonda. Ora sento di voler dare priorità alla mia famiglia. È stato un viaggio fantastico, seppur molto impegnativo”, ha spiegato in lacrime il 31enne

Fähndrich eliminata in semifinale

Sesto posto nelle qualificazioni e facile vittoria nei quarti. Nel penultimo atto, però, Nadine Fähndrich si è trovata di fronte il muro eretto da Germania e Svezia. Entrata leggermente in contatto con Maja Dahlqvist, la fondista lucernese ha infatti perso velocità senza più riuscire a trovare le forze necessarie a contrattaccare. La 29enne ha chiuso in quarta piazza, mancando di 0"30 la finale nella sprint in stile classico di Les Rousses. Prova su cui ha messo il proprio sigillo Kristine Stavaas Skistad, capace di mettersi alle spalle la poc'anzi citata Dahlqvist e Jonna Sundling. Non hanno invece superato lo scoglio dei quarti Anja Weber e Alina Meier.

In assenza dei migliori velocisti rossocrociati, cioè Janik Riebli e Valerio Grond (che hanno preferito disertare la trasferta francese così da concentrarsi sulla prossima tappa di Coppa del Mondo in Engadina), e del mattatore assoluto della specialità Johannes Høsflot Klæbo, la scena è stata presa da Edvin Anger. Lo svedese ha centrato la sua prima vittoria in carriera, regolando Ansgar Evensen ed Erik Valnes.