Nella stagione delle Olimpiadi di Milano-Cortina, alcuni fuoriclasse stanno da tempo lottando con gli strascichi di gravi infortuni
Tre mesi e mezzo prima delle Olimpiadi di Milano e Cortina, alle quali non prenderà parte l'italiana Marta Bassino, gravemente infortunatasi ieri, altre star stanno invece lavorando in vista del loro rientro alle competizioni. Ad esempio Aleksander Kilde, Cyprien Sarrazin, Federica Brignone e Petra Vlhova. Diamo dunque un'occhiata e facciamo il punto alla vigilia dell'inizio della Coppa del mondo, nel weekend, a Sölden.
Kilde, che a gennaio 2024 era uscito malissimo da una caduta a Wengen, ha subito 5 operazioni: tutto pareva procedere al meglio, ma dopo 6 mesi una setticemia alla spalla ha causato un grave ritardo nella riabilitazione del 33enne, che è tornato ad allenarsi con la squadra norvegese, ma ancora ha difficoltà a piegare il braccio. Mistero sulla data di rientro.
Il 31enne Sarrazin, che ha rimediato un ematoma subdurale nella discesa di Bormio dello scorso dicembre, è riuscito per fortuna a evitare la paralisi della parte destra e a mantenere l'uso della parola. «Ho rischiato anche di morire, sono stato fortunato», dice oggi colui che nelle gare veloci era il maggior rivale di Marco Odermatt. «Vorrei tornare a correre, ma non so quante possibilità ho. Certo non sarà quest'anno».
Otto volte vincitore della generale, l'austriaco Hirscher – che da quando è tornato difende i colori olandesi – 11 mesi fa ha rotto i legamenti del ginocchio. Da settembre è tornato ad allenarsi sulla neve, ma a Sölden sarà ancora assente: il rientro è però vicino.
Rottura dei legamenti e poi frattura del piatto tibiale per il 34enne francese Pinturault, che ha però potuto tornare ad allenarsi la scorsa estate e dunque lo vedremo in gara a Sölden, dove vinse il gigante nel 2016 e nel 2019, unica disciplina che disputerà questa stagione, forse la sua ultima.
La 35enne Brignone – frattura di tibia e perone (e rottura del crociato) la scorsa primavera – lotta contro il tempo per esserci ai Giochi casalinghi, ma simili infortuni richiedono a volte diversi anni prima di essere del tutto risolti.
La slovacca Vlhova (30 anni), infine, ha subito la rottura del crociato ormai quasi due anni fa, e in seguito ha avuto problemi alle cartilagini. Non si sa se, un giorno, potrà tornare a gareggiare, anche perché, oltre che fisicamente, soffre anche per guai di natura privata che l'hanno molto distratta dal focus necessario per competere a certi livelli.