Lunedì scatta la quinta edizione del Bellinzona Ladies Open, torneo viepiù consolidato. Il direttore, Brunetti: ‘Ogni anno cerchiamo di migliorarci’
Da lunedì a domenica 13 aprile la terra rossa del Centro sportivo della capitale sarà infuocata. Come mai? Beh, facile, ospiterà la quinta edizione del Bellinzona Ladies Open, manifestazione che ha finalmente trovato la sua collocazione temporale. «La miglior settimana in assoluto è questa, considerati anche i rischi connessi del meteo... Speriamo di esserci messi definitivamente alle spalle il vento, che abbiamo comandato in anticipo – scherza il direttore Stefano Brunetti –. Il torneo sarà in contemporanea solo delle qualificazioni della Billie Jean King Cup, che fagociterà le migliori tenniste del pianeta, e del Wta 100 di Saragozza». Nel tabellone principale non sarà presente l’ormai habitué Alexandra Eala (75), arresasi proprio a un passo dalle semifinali a Miami e dunque orientatasi altrove, ma chi succederà nell’albo d’oro a Loïs Boisson (254) avrà un «bel repertorio. Ben due giocatrici sono fra le migliori cento del ranking internazionale: l’olandese Arantxa Rus (91) e l’argentina María Lourdes Carlé (99), senza dimenticare Laura Samson (278)». Classe 2008, la giovane ceca ha già raggiunto una finale sul circuito maggiore. La speranza di ognuna di loro è di ripercorrere le orme di Mirra Andreeva, nel 2023 impostasi sia in quel di Bellinzona che a Chiasso e da poco capace di ‘regalarsi’ due titoli Wta 1000 issandosi su fino alla settima posizione. Non è finita qui, perché la capitale accoglierà di nuovo le giapponesi. «Un gradito ritorno, soprattutto pensando alla neoprofessionista Sara Saito (169). I colori rossocrociati saranno invece onorati dalla nostra Susan Bandecchi (199) e dalle giovani. Fra le quali Elsa Bonelli», definita la nuova pepita del movimento elvetico, a cui sarà verosimilmente accordata una wild card. Un ‘lasciapassare’ che riceverà pure Tyra Caterina Grant (402), italoamericana formatasi presso l’accademia Piatti e capace di conquistare ben tre Grandi Slam in doppio e la Billie Jean King Cup junior.
La caratteristica del torneo è infatti di essere «un trampolino di lancio per le giovani promesse. Quest’anno, oltre alla fisioterapia coordinata dallo studio Albasini, offriremo pure la crioterapia grazie a The Longevity Suite, che mette a disposizione sessanta entrate gratuite. E, ciò, in modo da continuare a garantire un clima familiare. Un principio che intendiamo seguire anche in futuro: le giocatrici hanno bisogno di calma e tranquillità, poco stress insomma». La città turrita è nota per essere a misura d’uomo e regalare un panorama unico. «È immersa fra i castelli, dunque, in collaborazione con l’ente del turismo di Bellinzona, riproporremo le visite guidate così da promuovere il nostro territorio e cercare di garantire un ritorno economico a tutta la regione». Fra le novità di questa edizione anche l’ingaggio di giudici di linea di «elevato livello, tant’è che uno di loro ha perfino ricoperto il ruolo di ‘occhio di falco’ nella finale dell’anno scorso di Wimbledon (che, dal 2025, utilizzerà invece la tecnologia, ndr). Abbiamo inoltre ampliato il movimento giovanile». Ben 52 ball boy, o girl, «e ogni anno si annunciano nuovi volontari. Non dobbiamo più cercare aiuto, sono loro che si offrono». Una componente che il torneo intende ulteriormente rinforzare in modo da migliorarsi ogni edizione.
Il club turrito, insieme alla Go Academy di Agno, organizzerà inoltre sei tornei giovanili e le qualificazioni di quello U18 si terranno in parallelo alle finali del Bellinzona Ladies Open così da «richiamare più spettatori possibile. Una strategia, che sembra già essere redditizia. I numeri sono praticamente triplicati: nella settimana di Pasqua fra i nostri campi gireranno ben 128 giocatori suddivisi fra due categorie, ragazzi e ragazze». E ciò dimostra la bontà della cooperazione instaurata con il centro (privato) luganese, attualmente focalizzata sulle competizioni. L’intento è tuttavia di «essere un plus nella formazione in modo che tutto il panorama cantonale possa beneficiarne – spiega Brunetti –. Una sinergia fra due scuole di peso, che renderà il Ticino leader nazionale a livello di tornei giovanili e speriamo possa essere fruttuosa in termini di risultati». Il TcB ora si occupa inoltre della gestione del sodalizio di Lodrino, ampliando ulteriormente «il parco giovani. Noi siamo poco meno di 200, mentre la Go Academy ha circa 150 ragazzi e ragazze. Può anche contare sul contributo di Severin Lüthi e del preparatore atletico Pierre Paganini, oltre che della scuola di Claudio Mezzadri, da poco trasferitasi ad Agno». La società ha dunque incaricato una coppia di ucraini, con passato tennistico, ingaggiata tramite il programma cantonale d’integrazione, della manutenzione di tutto il centro. «Lui è preparatore atletico e massaggiatore, ha seguito una ragazza che oggi è numero sessanta al mondo, e lei ex giocatrice. Hanno tre bambini e siamo molto contenti, sono già lodati da tutti. Durante questi due tornei rinforzeranno il gruppo che si occuperà dei campi».