TENNIS

Us Open, a Flushing Meadows è di nuovo Alcaraz contro Sinner

A New York domenica si alza il sipario su un torneo faraonico e sulla sfida tra lo spagnolo e l'italiano. Al femminile, invece, sarà Swiatek contro tutte

La polacca sembra tornata imbattibile
(Keystone)
22 agosto 2025
|

Non tragga in inganno ciò che è successo a Cincinnati, in una finale di un Master 1000 durata appena venti minuti, con un Sinner che non si reggeva in piedi, mentre Alcaraz faceva tutto ciò che gli passava per la testa («al terzo game ho capito che qualcosa non quadrava», confiderà lo spagnolo). Anche a Flushing Meadows, salvo incredibili sorprese, saranno proprio il murciano di 22 anni e l’altoatesino di 24 a decidere le sorti del (ricchissimo) ultimo Slam dell’anno. Loro che di tornei major ne hanno già conquistati nove in due, lasciando soltanto le briciole a tutti gli altri dall’inizio dell’anno scorso. Insomma, Alcaraz e Sinner stanno percorrendo la stessa strada di Djokovic e Nadal, che tra il 2010 e il 2012 avevano fatto man bassa in tutti i tornei del Grande Slam, prima di venir interrotti dall’inizio dell’era Federer sull’erba di Wimbledon. Naturalmente, anche quest’anno il serbo vorrà dire la sua su un campo che di certo non disdegna, infatti prima dall’inizio della serie di trionfi di Sinner e Alcaraz nella Grande mela, era stato lui l’ultimo degli ‘altri’ a vincere all’Us Open. Tuttavia i 38 anni si fanno sentire, e sulla distanza dei cinque set il campione di Belgrado sembra accusare la fatica, rimanendo spesso vittima di qualche acciacco fisico.

Al femminile, invece, il faraonico torneo newyorkese che debutta domani (addirittura 90 milioni di dollari di montepremi, ovvero il 20% in più di un anno fa) sembra essere promesso a Iga Swiatek, la polacca che dopo il trionfo a Parigi nel 2024 aveva dovuto attendere oltre un anno prima di tornare al successo. E che successo: a Wimbledon, tra semifinale e finale aveva perso due soli game (entrambi nel penultimo atto, contro Belinda Bencic), e dopo il trionfo degli scorsi giorni a Cincinnati è riuscita a risalire fino al secondo posto della Wta.

Quanto agli svizzeri, se nel tabellone maschile per ora c’è il nome di un solo tennista elvetico, ed è quello di Leandro Riedi (Atp 436) – pur se le qualificazioni sono ancora in corso –, al femminile la delegazione è piuttosto nutrita. Anche se l’unica in grado di brillare sul serio a New York dovrebbe essere una Belinda Bencic che ha ritrovato lo statuto di testa di serie dopo essere risalita fino al diciottesimo posto, e che torna a metter piede su un campo dove era già arrivata fino in semifinale – la sua prima nello Slam – nell’edizione 2021. Le altre rossocrociate, invece, sembrano avere meno chance per profilarsi: infatti, se Jil Teichmann (Wta 85) e Rebeka Masarova (Wta 109) non sono mai riuscite a superare il secondo turno a Flushing Meadows, sul cemento degli Us Open la numero due elvetica Viktorija Golubic (Wta 77) addirittura non è mai riuscita a vincere una sola partita nel tabellone principale.