Il Commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa) Philippe Lazzarini ritiene "deplorevole" che la Confederazione "non si metta in prima linea" per chiedere l'immediata ripresa degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Secondo Lazzarini Berna dovrebbe "assumere la guida" di iniziative in tal senso.
Ventiquattro Paesi occidentali hanno lanciato lunedì un appello a Israele per l'immediata e completa ripresa della consegna di aiuti a Gaza, senza alcuna interferenza. "Non so di cos'altro abbia bisogno la Svizzera per decidersi", ha detto il Commissario generale dell'Unrwa in un'intervista a Le Temps.
"È deplorevole che la Svizzera, un Paese con una tradizione umanitaria, ma che ospita anche una Ginevra umanitaria che attraversa una grave crisi, non prenda l'iniziativa. Penso che un Paese come il nostro dovrebbe assumere la guida in iniziative di questa natura", ha aggiunto.
A suo avviso, il diritto internazionale umanitario è chiaro: qualsiasi spostamento forzato che risponda a un obiettivo politico o militare in una situazione come questa può costituire un crimine di guerra. È quindi assolutamente fuori questione che la comunità umanitaria si renda complice di un simile progetto.
Lazzarini si rammarica anche del fatto che alcuni politici svizzeri abbiano ceduto alla "campagna diffamatoria" del governo israeliano contro la sua organizzazione e l'Onu: "Hanno preso per oro colato le informazioni, anzi la propaganda, delle autorità israeliane", ha sottolineato.
Il ginevrino ha deplorato inoltre "un atteggiamento politico, non solo nei confronti della nostra agenzia, ma anche dei bisogni dei rifugiati palestinesi".
Interrogato mercoledì sul rinnovo dell'aiuto svizzero all'Unrwa Lazzarini ha sottolineato che il contributo svizzero è stato dimezzato da 20 a 10 milioni di franchi, somma che, secondo il comunicato del Consiglio federale, è destinata al programma dell'agenzia in Giordania, Libano e Siria.
"Data la situazione assolutamente disperata di Gaza, ci si potrebbe aspettare piuttosto un aumento del contributo per quel territorio", ha dichiarato, aggiungendo che "il denaro concesso dalla Svizzera è benvenuto, ma abbiamo disperatamente bisogno di molto di più".