Svizzera

Riforma fiscale in Svizzera prevede sgravio di 69 franchi per contribuente

Il Parlamento approva la legge sull'imposizione individuale, ma il referendum è all'orizzonte

25 agosto 2025
|

A giugno il Parlamento ha approvato - con una maggioranza risicata - il progetto di legge che prevede l'introduzione dell'imposizione individuale dei coniugi. Una riforma che, a conti fatti, permetterebbe ai contribuenti di risparmiare sull'imposta federale diretta 69 franchi all'anno.

La cifra è stata presentata oggi - sulla base dei dati forniti dall'Amministrazione federale delle contribuzioni - da politici di entrambe le camere del Parlamento e da rappresentanti del PS, dei Verdi e dei Verdi liberali, in occasione di una conferenza stampa tenutasi a Berna e in vista del probabile passaggio del testo alle urne il prossimo anno.

Stando agli oratori favorevoli, il progetto limiterebbe in un primo periodo le entrate fiscali della Confederazione di circa 600 milioni di franchi. Tuttavia, l'abolizione della cosiddetta "penalizzazione del matrimonio" consentirebbe a circa il 50% dei contribuenti di beneficiare di uno sgravio d'imposta; mentre pressoché il 14% dovrebbe pagare di più.

A subire un rincaro sarebbero principalmente le persone non sposate e le coppie con figli che percepiscono un solo reddito ma elevato. Per quanto concerne il restante 36%, un eventuale passaggio alla tassazione individuale per tutti i contribuenti non cambierebbe nulla, secondo i promotori, i quali oggi hanno ribadito che le "coppie monoreddito" costituiscono ormai una minoranza.

Per i favorevoli alla riforma però non si tratta unicamente di abolire la penalizzazione del matrimonio. L'auspicio è quello che una modifica del sistema fiscale, orientato all'uguaglianza e a un modello sociale più contemporaneo, possa alleggerire l'onere fiscale e al contempo creare un incentivo - soprattutto per le donne che mediamente guadagnano meno - a incrementare l'attività lavorativa e ottenere così una maggiore indipendenza finanziaria.

La proposta di legge dà adito ad accesi dibattiti in politica. Lo scorso giugno durante la Sessione estiva delle camere federali, il progetto di legge è stato approvato per un soffio. Per i contrari (UDC, Centro, PEV e UDF) la partita resta aperta e hanno tempo ancora fino al 9 ottobre per raccogliere le 50'000 firme necessarie al loro referendum.

Ad opporsi all'iniziativa anche un'ampia maggioranza delle direttrici e dei direttori cantonali delle finanze, che raccomandano a loro volta ai Cantoni di indire un referendum. Per sottoporre la legge al voto popolare un minimo di otto Cantoni deve approvare la richiesta di referendum. Stando ad un conteggio dell'agenzia Keystone-ATS, ad oggi tale numero è già stato raggiunto. Il Parlamento di Soletta, e gli Esecutivi di Berna e Lucerna si sono espressi contro. Le città sono favorevoli alla riforma fiscale.