Un'installazione video per commemorare le 88 vittime del crollo del ghiacciaio nel 1965
Il 30 agosto 1965, 88 persone persero la vita al cantiere della diga di Mattmark nella Valle di Saas (VS), una delle più grandi catastrofi nella storia del genio civile in Svizzera. In occasione del 60esimo anniversario, il Museo nazionale a Zurigo presenta l'installazione video "Wasserkraft und Widerstand" (energia idraulica e resistenza).
Il crollo del Birchgletscher (ghiacciaio Birch), sopra Blatten (VS), avvenuto il 28 maggio, ricorda quanto possano essere potenti e pericolose le montagne e quanto sia indispensabile tenere sotto controllo le masse rocciose, scrive il Museo nazionale.
La catastrofe di Mattmark mostra cosa può succedere quando non c'è sorveglianza e gli avvertimenti sono ignorati. La diga di Mattmark a Saas-Allmagell, era in costruzione dal 1960: in alcuni momenti al cantiere erano al lavoro fino a 1400 persone, principalmente italiani.
Le condizioni di lavoro erano difficili, il contratto prevedeva 59 ore settimanali, anche di domenica e nei giorni festivi. Gli alloggi, gli uffici e le officine si trovavano vicino al cantiere, sotto il ghiacciaio dell'Allalin.
Il 30 agosto 1965, un pezzo di ghiacciaio si è staccato: una valanga di ghiaccio e detriti si è abbattuta sulle baracche, le officine e la mensa. Il bilancio fu altissimo: 88 persone persero la vita, tra cui 56 italiani e 22 svizzeri.
L'inchiesta sull'incidente è durata anni, ma nonostante i precedenti avvertimenti e l'indignazione generale, nel 1972 nessuno fu ritenuto responsabile di quanto accaduto.
Sabato, presso la diga di Mattmark a Saas-Almagell, è prevista una cerimonia di commemorazione guidata dal vescovo di Sion Jean-Marie Lovey e dal vescovo di Belluno-Feltre (Veneto, Italia) Renato Marangoni, con interventi di rappresentanti svizzeri e italiani. Verrà deposta una corona di fiori e sarà posata una targa commemorativa.