I sostenitori dell'abolizione dell'imposta sul valore locativo non badano a spese per vincere la votazione federale in programma il prossimo 28 settembre: hanno annunciato un budget di sette milioni di franchi, contro meno di mezzo milione degli oppositori.
Tra i favorevoli spicca il comitato interpartitico denominato "Sì all'abolizione del valore locativo", guidato dall'Associazione svizzera dei proprietari fondiari, che contribuisce con 5,8 milioni di franchi, emerge dai dati pubblicati oggi dal Controllo federale delle finanze (CDF). Tra chi contribuisce alla campagna per il "sì" ci sono anche diverse associazioni dei proprietari fondiari di cantoni di lingua tedesca e dei Grigioni, così come l'Associazione svizzera dell'economia immobiliare (SVIT) che dona 61'000 franchi.
Decisamente meno consistente il budget dei contrari. Sono finora stati stanziati circa 460'000 franchi. L'Associazione dell'economia delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica (aeesuisse) ha promesso 271'000 franchi, mentre il Partito socialista 187'500.
La campagna relativa all'altro tema in votazione, la Legge federale sul mezzo d'identificazione elettronico e altri mezzi di autenticazione elettronici (Legge sull'e-ID), appare più fiacca. I sostenitori - la Fondazione per la democrazia diretta, un'alleanza apartitica e un comitato economico - hanno raccolto circa 670'000 franchi. Gli oppositori - il Partito pirata svizzero e il movimento Mass-Voll! - circa 140'000.
Per le due campagne sono stati pertanto investiti circa 8,34 milioni di franchi. Secondo il CDF, rispetto a precedenti votazioni federali si tratta di una somma considerevole, in gran parte a causa della campagna a favore dell'abolizione del valore locativo.
L'anno scorso, la campagna per la votazione sull'estensione delle autostrade era stata di gran lunga la più costosa, con 9,7 milioni di franchi. I sostenitori avevano speso più dei contrari, senza successo. Per l'iniziativa sulla biodiversità, in votazione lo scorso mese di settembre, i fondi delle due fazioni insieme avevano superato i 6,1 milioni. I fautori avevano speso 4,1 milioni, contro 2 dei contrari, usciti però vincenti dallo scrutinio.
Con la pubblicazione dei budget delle campagne da parte del CDF, la Confederazione attua l'iniziativa sulla trasparenza nel finanziamento della politica. Sono soggetti all'obbligo di notifica i budget per campagne superiori a 50'000 franchi. In caso di donazioni superiori a 15'000 franchi viene reso pubblico il nome dell'autore. La responsabilità dell'esattezza delle informazioni divulgate spetta agli attori politici.