‘No’ alla base legale che avrebbe aperto la strada all’introduzione dei biglietti nominativi per assistere agli eventi sportivi. Lo ha deciso ieri il Consiglio nazionale, respingendo con 132 voti a 56 (8 le astensioni) una mozione della Commissione della politica di sicurezza degli Stati. Le misure già in vigore (come il divieto d’accesso a determinate aree) sono state giudicate sufficienti. Dovrebbero semplicemente essere applicate con maggiore rigore. L’atto parlamentare prevedeva che i nominativi delle persone iscritte nella banca dati Hoogan – che raccoglie coloro che, in Svizzera o all’estero, si sono resi protagonisti di atti violenti in occasione di manifestazioni sportive – venissero trasmessi ai punti vendita, così da impedire loro l’acquisto dei biglietti. La proposta, ha sostenuto il consigliere federale Beat Jans, presenta però un serio problema in materia di protezione dei dati. ATS/RED