Svizzera

Dibattito al Consiglio nazionale sull’iniziativa del Centro contro la penalizzazione fiscale del matrimonio

Seduta con 45 oratori: la proposta prevede il cumulo dei redditi dei coniugi per l’imposta federale diretta ed esclude l’imposizione individuale

15 settembre 2025
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Al Consiglio nazionale è iniziato il lungo dibattito sull'iniziativa del Centro contro la penalizzazione fiscale del matrimonio. Con 45 oratori iscritti a parlare, oltre ai portavoce dei gruppi, ai relatori delle commissioni e al consigliere federale competente, i lavori non potranno concludersi oggi e proseguiranno mercoledì.

La proposta di modifica costituzionale - intitolata "Sì a imposte federali eque anche per i coniugi – Basta con la discriminazione del matrimonio!" - riguarda solo l'imposta federale diretta e stabilisce il cumulo dei redditi dei coniugi nella dichiarazione fiscale. Ciò esclude il passaggio all'imposizione individuale.

Ed è proprio questo il nodo centrale: per correggere la penalizzazione fiscale del matrimonio, denunciata già dal Tribunale federale nel 1984, il Parlamento ha approvato in giugno il passaggio all'imposizione individuale, che, referendum permettendo, sarà effettivo a tutti e tre i livelli statali (federale, cantonale e comunale).

L'iniziativa del Centro

Oltre a considerare le coppie sposate come una comunione economica, l'iniziativa del Centro domanda anche che i coniugi non siano svantaggiati dal punto di vista fiscale rispetto alle persone non sposate.

L'attuazione concreta spetterebbe al Parlamento, i possibili modelli dell'imposizione congiunta comprendono varie forme di splitting e il cosiddetto calcolo fiscale alternativo. Quest'ultimo modello verrebbe applicato nella fase transitoria, se tre anni dopo l'accettazione dell'iniziativa le disposizioni d'attuazione non fossero ancora pronte.

Concretamente, per i coniugi, oltre all'imposizione congiunta prevista dal diritto attualmente in vigore, verrebbe effettuato un calcolo fiscale alternativo sulla base delle tariffe vigenti e delle deduzioni per le persone non sposate. I coniugi dovrebbero pagare l'ammontare più basso.