Svizzera

Divieto dei petardi rumorosi verso l'approvazione in Parlamento

Controprogetto indiretto ottiene ampio sostegno in consultazione e propone divieto dei petardi detonanti e permessi per fuochi particolarmente rumorosi

30 settembre 2025
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Il divieto dei fuochi d'artificio rumorosi sembra avere buone possibilità di essere approvato in Parlamento. Il controprogetto indiretto all'iniziativa «Per una limitazione dei fuochi d'artificio» ha ottenuto un ampio sostegno durante la procedura di consultazione, terminata ieri. Solo l'UDC lo respinge.

Oltre al divieto di petardi che producono solo detonazioni, il progetto di legge prevede un'estensione dell'obbligo di possedere un permesso d'uso per fuochi d'artificio particolarmente rumorosi. La Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) ha adottato questo progetto di legge come controprogetto indiretto all'iniziativa popolare sui fuochi d'artificio.

Quest'ultima, presentata nel novembre 2023 e sostenuta da numerose organizzazioni animaliste e ambientaliste, chiede di introdurre nella Costituzione un articolo che vieti la vendita e l'uso di articoli pirotecnici rumorosi. Le autorità cantonali potrebbero tuttavia accordare deroghe per eventi di importanza sovraregionale.

Una modifica della Costituzione in tal senso andrebbe troppo oltre sia per la maggioranza della commissione sia per i partiti. Il Centro ha per esempio sottolineato la perdita di entrate per alcune PMI svizzere. Considera tuttavia il controprogetto come «una base molto buona» e accoglie con particolare favore il divieto dei petardi che producono solo detonazioni.

Anche per i Verdi Liberali il controprogetto comporta «misure efficaci per alleviare l'impatto sugli animali, l'ambiente e la popolazione», secondo quanto emerge dalla loro dichiarazione. Le disposizioni proposte permetterebbero di evitare emissioni inutili senza limitare troppo le tradizioni e le libertà individuali, sottolineano.

L'UDC è l'unico partito ad aver respinto con «fermezza» il controprogetto indiretto. Secondo il partito di Marcel Dettling il progetto rappresenta una violazione sproporzionata dell'autonomia comunale e della responsabilità dei cittadini. Inoltre, l'obbligo di presentare un documento d'identità comporterebbe oneri amministrativi enormi e inutili.

Il PLR non ha preso parte alla consultazione. Tuttavia, i liberali sono chiaramente contrari a un divieto generale, ha detto a Keystone-ATS Bettina Balmer, membro della commissione, sottolineando che i Cantoni e i Comuni hanno già la possibilità di proibire i fuochi d'artificio. Tuttavia, dal momento che un utilizzo restrittivo di tali prodotti pirotecnici è nell'aria da tempo, il partito è pronto a sostenere il controprogetto.

Verdi e Partito socialista sono andati oltre la maggioranza della commissione. I due partiti di sinistra sostengono la proposta più restrittiva di una minoranza della CSEC-N che prevede di vietare l'accensione di fuochi d'artificio particolarmente rumorosi anche in occasione di eventi privati, estendere ulteriormente l'obbligo di ottenere un permesso d'uso e introdurre un obbligo di autorizzazione per gli articoli pirotecnici professionali in occasione di eventi pubblici.

«Gli effetti ecologici e l'inquinamento acustico per l'uomo e gli animali sono insostenibili», indica il PS. Per questo motivo, il partito sostiene l'iniziativa in linea di principio. Una versione più restrittiva della legge permetterebbe di ridurre l'impatto sull'ambiente e di proteggere meglio gli animali, sottolineano da parte loro i Verdi. Durante la consultazione, i partiti di sinistra hanno fatto valere gli stessi obiettivi dei promotori dell'iniziativa.

Questi ultimi hanno mobilitato sia la popolazione urbana che quella rurale a sostegno del loro testo. L'iniziativa sui fuochi d'artificio è supportata da una serie di organizzazioni, molte delle quali si battono per la tutela degli animali, sia selvatici sia domestici, tra cui la Protezione svizzera degli animali (PSA), l'organizzazione Vier Pfoten/Quatre pattes, Tier im Recht e la Fondazione di Franz Weber.