Bellinzona: il progetto socio-educativo per ragazzi ‘The social truck’ ha una nuova équipe e un nuovo furgone che sarà al centro delle prossime attività
È giallo sgargiante e non passa di certo inosservato. È il nuovo furgone del progetto itinerante ‘The social truck’ che col suo team rinnovato si muove sul territorio raggiungendo i giovani nei loro luoghi di ritrovo. Sostenuto da Città di Bellinzona, Cantone e Confederazione il progetto della Cooperativa Baobab propone da cinque anni animazione socio-educativa rivolta a ragazzi tra gli 11 e i 20 anni. La nuova squadra, entrata in carica dal mese scorso, è composta da due educatori sociali, attivi uno al 60 e l’altro al 40 percento nel progetto e una psicologa e orientatrice professionale attiva al 60. «Nella nuova équipe non c’è un responsabile ma piuttosto una suddivisione per competenze», rileva Federica Giudici, direttrice della Cooperativa Baobab.
Nelle uscite col furgone sono presenti sempre in due, e proprio il camioncino sarà al centro delle prossime attività con gli adolescenti: «In questi mesi e magari per tutto l’anno vorremmo occuparci dell’allestimento del nuovo furgone, che è un vecchio veicolo della Posta», spiega l’educatore sociale Federico Camponovo. Il retro del furgone, dove venivano caricati i pacchi, si presenta completamente vuoto. «L’idea è di lavorare con i ragazzi che sono disposti a farlo per rivedere il design interno ed esterno. Li coinvolgeremo attivamente per l’allestimento vero e proprio». Il vecchio truck è stato venduto perché per essere guidato necessitava di un’apposita patente che nessuno del nuovo team possiede. «Quando incontriamo i giovani notiamo che tutti conoscevano il vecchio furgone, quindi ora ci stiamo presentando come nuovo team e spieghiamo perché è stato cambiato», fa presente l’educatore sociale Daniel Mohorovic. Per conoscersi è stata organizzata una merenda nella sede di Baobab: «Abbiamo preso contatto via social con i ragazzi che partecipavano alle attività in passato; è stato un incontro conoscitivo molto positivo e utile per capire gli interessi dei presenti riguardo ai vecchi progetti avviati e quelli futuri e per pianificare le prossime attività».
Ogni settimana gli educatori pubblicano sulla pagina instagram @truckthesocial dove saranno presenti: «Per ora manteniamo le stesse zone dell’anno scorso e stiamo valutando di spostarci anche in nuovi luoghi di ritrovo», afferma Mohorovic. Attualmente, per esempio, si recano all’esterno delle Scuole medie di Bellinzona 1 e 2, di Giubiasco, delle Semine, in zona Gerretta e allo skatepark. «Finora il riscontro è buono, c’è interesse da parte dei giovani, anche se, nonostante il banner col nostro logo, il nuovo furgone non ci permette ancora di essere ben riconoscibili. Perciò sarà importante personalizzarlo», osserva Camponovo. Prossimamente il team incontrerà alcune classi delle Medie del Bellinzonese e dell’Istituto Von Mentlen per presentarsi e spiegare l’attività proposta. «Siamo in contatto con diversi servizi attivi sul territorio e il mese prossimo parteciperemo alle giornate autogestite del Liceo di Bellinzona», aggiunge Mohorovic.
Parallelamente il team porta avanti anche dei progetti che erano già stati avviati in passato, tra questi vi è un torneo di basket previsto in giugno. Verrà chiesto ai ragazzi di partecipare all’organizzazione dell’evento durante il quale saranno realizzati dei video che verranno proiettati in occasione dei festeggiamenti per i dieci anni della Cooperativa Baobab previsti in novembre. Alcuni frequentatori del truck hanno anche un sogno nel cassetto: il ‘Social wagon’, ovvero un vagone dismesso di un treno da adibire a luogo di incontro per giovani. E se non dovesse essere un vagone vero e proprio l’idea resta comunque, ma sarà necessario trovare uno spazio a disposizione dove possano gestirsi per conto loro. Nell’ambito della ristrutturazione del furgone è pure previsto di inserirvi una piccola biblioteca con libri rivolti agli adolescenti e selezionati direttamente da loro in collaborazione con la biblioteca Bibliobaobab. Per la grafica, la struttura e la biblioteca pop up è stato vinto l’anno scorso un bando Migros.
A Bellinzona, ricordiamo, sono attivi anche gli operatori di prossimità: come si interfacciano con queste figure i membri del The social truck? «Il nostro lavoro è complementare al loro. Siamo attivi con i ragazzi sul territorio e abbiamo un target ben definito. Loro hanno un target molto più ampio e a differenza nostra lavorano soprattutto su segnalazione», spiega l’educatrice Camilla Zambelli. A volte, ci viene spiegato, sono stati proprio i membri dell’équipe a segnalare agli operatori di prossimità degli adolescenti che avevano bisogno di un supporto professionale. Una collaborazione utile a entrambi a favore dei giovani.