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Rimpasto dei ministri leghisti, è arrivato l'annuncio: ‘Serve ossigeno nuovo’

All'apertura dell'Anno giudiziario, Gobbi: ‘Momento di aprire una nuova pagina’. Zali: ‘Ora un messaggio per spoliticizzare le nomine dei magistrati’

Sorrisi e...?
(Ti-Press)
2 giugno 2025
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Lo “Sgub” del Mago Otelma pubblicato ieri da ‘Il Mattino della domenica’ è stato confermato. L'annuncio della richiesta da parte dei due consiglieri di Stato leghisti, Norman Gobbi e Claudio Zali, di procedere a uno scambio di Dipartimenti – il primo passerebbe al Territorio, il secondo alle Istituzioni – è puntualmente arrivato.

Gobbi: ‘Il cambiamento anche di mentalità non è una minaccia’

All'inaugurazione dell'Anno giudiziario 2025/2026, è lo stesso Gobbi infatti che, al termine della sua allocuzione annuncia che sarà l'ultima. «Ho annunciato con il collega Claudio Zali l'intenzione di scambiarci i Dipartimenti, perché era arrivato il momento di aprirsi a nuove sfide». Questo Cantone, rimarca Gobbi, «ha bisogno di ossigeno nuovo e stimoli diversi, la comfort zone è calda e rassicurante, ma troppo a lungo spegne l'energia necessaria per essere positivi e competitivi». Per l'ancora direttore del Dipartimento istituzioni, «il cambiamento anche di mentalità non è una minaccia, ma un'opportunità preziosa per affrontare le sfide di oggi. Serve un pensiero connesso, interdisciplinare per guardare lontano. Sono il più longevo ministro della Giustizia della storia del Canton Ticino, ma sento più che mai che sia arrivato il momento di aprire una nuova pagina».

Zali: ‘Dialogherò con il potere giudiziario, avendolo anche conosciuto dall'interno’

A ruota l'intervento di Zali, che spiccio come stile della casa, ammette di «essere felice di essere a casa, ma di non aver mai pensato in vita mia di tenere un'allocuzione su questo palco, di solito ero dall'altro lato ad ascoltare. Ma – conferma – da alcuni mesi covava questa idea di cambiamento, e noi abbiamo ritenuto giusto e rispettoso per le vostre persone e funzioni annunciarlo e ribadirlo all'apertura dell'Anno giudiziario». Certo, «non ho tutta la fiducia del collega nel dialogo tra poteri istituzionali – rileva Zali –, ma da quando questo cambiamento di Dipartimenti sarà effettivo mi porrò come persona che vuole dialogare con il potere giudiziario, avendolo vissuto dall'interno avverto che sia il momento delle riforme». E Zali ne ha già una in mente: «Spoliticizzare per quanto possibile il processo di nomina dei magistrati, nel tempo che rimane in questa legislatura proporrò un messaggio in questa direzione che il governo sottoporrà al parlamento: che lo approvi, è un altro discorso. Ma io avrò la coscienza a posto, anche nell'interesse della magistratura e della giustizia».

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