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Basso Mendrisiotto: ‘Votiamo per avere finalmente chiarezza’

Per il sindaco di Balerna ‘un rinvio non è più un'opzione praticabile’. Per quello di Morbio occorrono ‘condizioni ideali affinché il progetto decolli’

Morbio Inferiore e Balerna
(archivio Ti-Press)
21 agosto 2025
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Prendersi ancora del tempo o presentarsi all’esame delle urne nell’autunno 2026? A pochi giorni dalla presentazione del dossier aggregativo a Municipi e Consigli comunali di Breggia, Balerna, Chiasso, Morbio Inferiore e Vacallo – prevista la prima settimana di settembre – l’interrogativo si fa sempre più pressante. Anche perché, dopo le presentazioni, i gruppi politici avranno solo poche settimane per farsi un’idea e presentare le loro osservazioni. Detta altrimenti, i tempi sono stretti. E anche chi si è sempre speso per quella che è stata da subito definita un’aggregazione di opportunità – come i sindaci di Vacallo e Chiasso, Marco Rizza e Bruno Arrigoni – ha aperto le porte a un possibile posticipo di un anno. Cosa ne pensano gli altri sindaci?

‘O abbandono o votazione’

Per Luca Pagani, sindaco di Balerna, la situazione è chiara. «Con l’avanzare del progetto di nuovo Comune – spiega –, si sta delineando in modo sempre più evidente quanto compreso sin da subito dal Municipio di Balerna, e che era peraltro facilmente prevedibile, ovvero che non sono in concreto date le condizioni di base per un’aggregazione». Quale, quindi il prossimo passo? «Arrivati a questo punto – continua Pagani – il rinvio di uno o più anni per paura di una bocciatura non mi sembra un’opzione praticabile. A mio giudizio, o si ha il coraggio di chiedere al Consiglio di Stato l’abbandono del progetto, oppure si va in votazione popolare, così da avere finalmente la necessaria chiarezza». Per il sindaco di Balerna, infatti, «da troppo tempo ormai le decisioni strategiche e la progettualità dei Comuni coinvolti sono tenute in scacco dall’ipotesi aggregativa: è dal 2021 che affrontiamo questo tema; vi sono già stati un pre-studio, un workshop di due giorni, gruppi di approfondimento e più di due anni di lavoro da parte della Commissione di studio, che ha peraltro fatto i propri compiti con grande diligenza. Non si vede quindi ragione per procrastinare la procedura». Luca Pagani conclude sottolineando che «è del resto poco verosimile che un rinvio possa modificare la situazione finanziaria, e in particolare debitoria, di Chiasso, a maggior ragione se fosse di un solo anno. In questo caso occorrerebbe oltretutto posticipare le elezioni nei Comuni coinvolti, ciò che sarebbe del tutto ingiustificabile».

‘Responsabile e doveroso rinviare’

Claudia Canova, sindaco di Morbio Inferiore, ha «sempre sostenuto con convinzione l’idea di uno studio volto alla creazione di un ‘nuovo Comune aggregato’ tra i cinque Comuni. Un modello ideale di organizzazione territoriale, capace di racchiudere al proprio interno tutte le componenti fondamentali per garantire una qualità di vita elevata e completa». Quello del Basso Mendrisiotto potrebbe essere «un nuovo Comune dinamico, vivibile e sostenibile» grazie a «una combinazione equilibrata di elementi». Tra questi il sindaco cita «la ricchezza naturalistica offerta dalla Valle di Muggio (nel Comune di Breggia) che rappresenta una risorsa preziosa per il benessere e il tempo libero; la zona industriale del Pian Faloppia (Balerna), vero motore per lo sviluppo economico e occupazionale; i Comuni di Morbio e Vacallo, che incarnano una dimensione residenziale accogliente e funzionale; e infine Chiasso, con il suo Centro culturale, la piscina, la pista di ghiaccio e il Palapenz, polo di servizi essenziali per la socialità e l’inclusione». Una visione alla quale Canova «continua a credere fermamente». Ma allo stesso tempo, il sindaco di Morbio ritiene «oggi responsabile e doveroso proporre il rinvio della votazione consultiva prevista per l’autunno 2026: non si tratta semplicemente di posticiparla di un anno, ma di concedersi il tempo necessario per creare le condizioni ideali affinché il progetto possa davvero decollare». Lo studio portato avanti ha fatto emergere «molte opportunità, ma attualmente mancano le basi finanziarie per poterle sostenere in modo concreto». Per Claudia Canova è quindi «fondamentale presentare alla cittadinanza un messaggio credibile, sostenuto da una visione chiara e da una situazione economica solida, che permetta di realizzare davvero quanto immaginato – conclude –. Se crediamo davvero nell’aggregazione, dobbiamo avere il coraggio di ‘congelare’ il progetto e prenderci il tempo necessario. Solo così potremo costruire un nuovo Comune su fondamenta solide, all’altezza delle aspettative e delle potenzialità del nostro territorio”.

Da noi contattato, Stefano Coduri, sindaco di Breggia, ha preferito rinviare ogni commento o presa di posizione, che verrà condivisa con il Municipio, dopo la presentazione al Consiglio comunale.

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