Le riflessioni del presidente del Cda delle Fart sulle sfide che attendono l’azienda. Obiettivo: accrescere l’appeal del trasporto pubblico
“Il 2024 e i primi mesi del 2025 sono stati per le Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi (Fart) un periodo di grande fermento. Il centenario della Centovallina non è stato solo un momento di celebrazione, ma anche l’occasione per rilanciare con forza la nostra visione di un trasporto pubblico moderno, accessibile e sempre più integrato nel tessuto sociale ed economico della regione”. Sono, queste, considerazioni del presidente del Consiglio di amministrazione delle Fart, Paolo Caroni. “Oggi siamo impegnati su più fronti. L’arrivo degli otto nuovi convogli Stadler, frutto di un importante investimento sostenuto da Confederazione e Cantone, segna un passo decisivo per la qualità del servizio. Treni più spaziosi, accessibili, dotati di aree per famiglie, carrozzine e biciclette, e di sistemi informativi dinamici offriranno un’esperienza di viaggio più confortevole e puntuale. Parallelamente proseguono gli adeguamenti delle stazioni alla Legge disabili, la costruzione del nuovo deposito bus di Riazzino e lo sviluppo del progetto di elettrificazione della flotta urbana di autobus, con l’obiettivo di ridurre le emissioni e migliorare la qualità complessiva del servizio”.
Lavori che, come noto, hanno anche suscitato qualche legittima critica: “Siamo consapevoli che ogni trasformazione porta con sé fasi di transizione e qualche inevitabile disagio. Alcuni rilievi, recentemente riportati su queste pagine, riguardano aspetti come la segnaletica, la chiarezza delle informazioni in stazione o la disponibilità di servizi accessori. Molti di questi punti sono già oggetto di interventi pianificati: l’integrazione con la piattaforma nazionale delle Ffs consentirà a breve di fornire dati in tempo reale su ritardi e coincidenze; il nuovo centro eventi di Camedo offrirà anche servizi igienici per viaggiatori e visitatori; la disposizione delle fermate e delle aree di attesa è stata studiata per garantire sicurezza e funzionalità, con possibilità di miglioramenti futuri qualora tecnicamente ed economicamente sostenibili”.
“Il nostro compito – prosegue Caroni – è coniugare la visione di lungo periodo con la cura quotidiana dei dettagli che incidono sull’esperienza di viaggio. Lo facciamo dialogando con le comunità, ascoltando osservazioni e proposte. L’obiettivo è uno solo: rafforzare il ruolo del trasporto pubblico come alternativa comoda, sicura e duratura.Il futuro della mobilità nelle nostre valli si costruisce passo dopo passo. E noi siamo determinati a farlo con lo stesso spirito pionieristico che, cento anni fa, ha portato il primo treno a collegare Locarno a Domodossola, aprendo nuove strade di incontro e sviluppo”.