Il sorvolo ha permesso d’individuare alcuni massi fermatisi sulla parete in equilibrio forse precario: una ditta specializzata si recherà sul posto
Dovrà pazientare almeno fino a domani la decina di persone evacuata a Pollegio dopo la caduta massi verificatasi stamane verso le 11 in Via alle Vigne. Gli abitanti toccati dal provvedimento comunale potranno rientrare nelle loro case (due quelle danneggiate, quattro quelle sfollate) solo quando la Sezione forestale cantonale avrà appurato nel dettaglio (e potrà farlo appunto domani) la situazione in quota tramite il coinvolgimento di una ditta specializzata. Qualora si rendesse necessario mettere in sicurezza taluni punti, si procederà il più celermente possibile.
«Il sorvolo eseguito oggi in elicottero ci ha permesso di capire in grandi linee cos’è successo – ci spiega Stefano Daverio, geologo del Cantone presente sul posto – ma per un’analisi di dettaglio occorre recarsi fisicamente in parete per verificare la situazione lungo l’intero percorso compiuto dai massi in caduta, per capire appunto se vi sono situazioni di rischio o instabilità che andrebbero messe in sicurezza. Oggi abbiamo in effetti notato che nella zona di transito dei massi ci sono degli elementi, non di grandi dimensioni, che si trovano in uno stato di equilibrio da verificare».
Una prima stima indica che nella zona di distacco, situata a circa 700 metri di quota, il volume sceso ammonta a una decina di metri cubi. «Una cifra per ora indicativa», precisa Daverio. Cadendo, alcuni massi si sono frantumati in porzioni più piccole e schegge raggiungendo così la zona pedemontana del paese che si trova quasi 400 metri più in basso a una quota di 315 metri. Altri massi sono invece rimasti sulla parete, nonostante questa abbia una pendenza accentuata. «Qualora trovassimo del materiale instabile, non potrà essere fatto scendere visto il rischio di danneggiare gli edifici sottostanti, ma andrà messo in sicurezza sul posto tramite appositi accorgimenti». Operazioni simili sulla medesima parete sono già state fatte in passato, ma nuovi distacchi in una regione montana come il Ticino possono sempre verificarsi.
Nelle prossime ore potrebbero dunque verificarsi altre cadute? «In sé non lo si può mai escludere – risponde Daverio – ma da quello che abbiamo potuto appurare durante il volo in elicottero, la zona di distacco odierna si presenta libera». Per i dettagli, come detto, bisogna pazientare fino a domani.