La Federazione ticinese, tramite il centro di distribuzione Tior, traccia un bilancio positivo degli ultimi anni e propone una giornata di porte aperte
La Federazione ortofrutticola ticinese (Foft), tramite la sua società di distribuzione denominata Tior, vuole avvicinarsi ulteriormente ai consumatori con una giornata di porte aperte in programma sul Piano di Magadino per sabato 26 aprile. Sarà l'occasione per dare visibilità alla realtà cooperativa che riunisce una trentina di aziende affiliate di tutto il cantone.
Per i vertici di Tior, il lancio dell'evento è stato anche il pretesto per gettare uno sguardo sulla situazione del settore orticolo ticinese, reduce da un 2024 difficile, ha sottolineato il direttore Marco Bassi, tra ripetute piogge tra marzo e luglio, un'insolazione inferiore del 20% rispetto alla media, senza dimenticare la grandinata del 12 luglio che aveva crivellato in particolare il Piano di Magadino; tutti elementi che hanno comportato ingenti perdite al raccolto.
Dal canto suo, la presidente Alice Croce ha posto l'accento sulle più significative sfide in ottica futura, ovvero la successione aziendale e la necessità di fare nuovi investimenti per infrastrutture sempre più moderne ed efficaci. Tra i dossier più importanti figura anche la sostenibilità (pannelli solari per l’energia necessaria alle serre, riduzione di prodotti fitosanitari grazie agli insetti antagonisti, imballaggi sempre più ecologici). «Mi auguro che la Foft possa continuare a crescere in modo importante come sta facendo in questo anni. Guardando le aziende di oggi sono ottimista per il futuro perché vedo tanta passione, stima reciproca, voglia di fare bene e cogliere le sfide», ha sottolineato Mattei, in carica dal 2018 quando il Cda – chiamato a pianificare strategie, ottimizzare le risorse e supportare i produttori – ha aperto anche a membri che non siano legati professionalmente all'agricoltura.
Il direttore Bassi ha quindi elencato alcune cifre significative a testimonianza della crescita di Foft a partire dalla sua fondazione avvenuta nel 1937, quando il volume di ortaggi trattati ammontava a 992mila chili, diventati 6,9 milioni nel 1965 fino ad arrivare agli attuali 15 milioni (oggi circa il 70% della produzione viene esportato oltre Gottardo). Attualmente a farla da padrona è la produzione di pomodori (in particolare quello ramato), pari al 60% del totale dei prodotti commercializzati durante l'anno. Seguono zucchine, melanzane, cetrioli olandesi, patate, carote e formentino.
Per le porte aperte del 26 aprile, in programma dalle 10 alle 16, è previsto un tragitto di 7,3 chilometri (da percorrere a piedi, in bicicletta o a bordo di un trenino speciale) che partirà dalla Centrale di distribuzione Tior di Cadenazzo e proseguirà facendo scoprire altre tre aziende ubicate nei dintorni. È stato organizzato pure un concorso con otto premi al quale si potrà partecipare scansionando con lo smartphone uno dei codici QR posti all’esterno delle varie aziende. Per celebrare i primi 88 anni, è stato prodotto anche un docufilm (a cura di Multimedia Dynamic Group) che ripercorre la storia di crescita e innovazione della cooperativa. Il video è visibile sul canale YouTube di Tior Sa. Tutte le informazioni sull'evento sono disponibili sul sito www.tihoraccolto.ch.