Il Municipio temeva oneri di urbanizzazione (strade e sottostrutture) per diversi milioni, ora quasi azzerati grazie a un accordo tripartito. Decide il Cc
Rischiava di diventare una tegola da diversi milioni di franchi a carico delle casse comunali, e invece la lunga negoziazione fatta con le Ffs e le autorità cantonali è sfociata per Arbedo-Castione in “condizioni favorevoli”. Il tema è quello delle spese di urbanizzazione (in primis strade, sottostrutture e gestione acque) previste nella zona industriale in concomitanza e derivanti dalla realizzazione della nuova officina di manutenzione dei treni che le Ferrovie stanno realizzando a Castione investendo 755 milioni. Un complesso industriale notevole, diffuso su 150mila metri quadrati binari compresi, che comporta in loco e nelle vicinanze importanti cambiamenti. Spese in gran parte assunte dalle Ffs, ma che in una parte comunque considerevole è risultata essere, volente o nolente, di competenza comunale. Ora, concluse le trattative e tirate le somme, il Municipio chiede al Legislativo di ratificare un’apposita convenzione tripartita Comune-Cantone-Ffs volta a disciplinare il riparto dei costi relativi alle opere accessorie eseguite nella zona industriale in concomitanza col progetto ferroviario e di stanziare un credito di 5,1 milioni. Il quale tuttavia è destinato a ridursi a poca cosa considerando quanto il Comune incasserà con la tassa di allacciamento, i sussidi cantonali e il prelievo dei contributi Lalia (Legge d'applicazione della legge federale contro l'inquinamento delle acque). Il Cc ne discuterà in una seduta straordinaria fissata il 17 giugno.
Nell’ambito del progetto ferroviario, dettaglia il Municipio nel messaggio, “si è ritenuto opportuno integrare sin da subito le opere pubbliche d’interesse comunale”, tra cui l’ampliamento e miglioramento della viabilità e delle condotte dell’acqua potabile e il potenziamento della stazione di sollevamento delle acque meteoriche e di versante. La convenzione “stabilisce i rispettivi oneri finanziari dei tre attori coinvolti, garantendo al contempo una gestione efficiente delle opere e una visione coordinata dello sviluppo del comparto industriale”. Le Ffs hanno assunto il ruolo di ente coordinatore delle procedure ed esecutore dei lavori, anticipandone i costi. Il Comune “ha quindi beneficiato delle sinergie per conferire un assetto definitivo alla zona industriale, grazie anche al fatto che le Ffs si sono anche fatte carico della progettazione e della pubblicazione”. Ciò ha ridotto sensibilmente l’onere amministrativo per il Comune e ha accelerato i tempi di approvazione delle varie componenti progettuali. Grazie all’integrazione delle opere comunali nel progetto Ffs, la zona industriale “si è valorizzata di infrastrutture di pubblica utilità per 72 milioni. ln condizioni normali – evidenzia il Municipio – gran parte di questi investimenti sarebbero stati a carico del Comune quale urbanizzazione progressiva del comparto”.
Al Comune competeranno infatti i costi (parziali) di due sole opere: il côté acqua potabile pari a 1,79 milioni dei quali il 54% (966mila franchi) a carico delle Ffs e il restante 46% (823mila) a carico del Comune. E la stazione di sollevamento pari a 4,16 milioni dei quali il 13,6% (566mila franchi) a carico del Cantone e l’86,4% (3,6 milioni) a carico del Comune. Il 30% (ossia 1,25 milioni) è peraltro sussidiato dalla Sezione cantonale protezione acqua, aria e suolo. Da notare che l’opera “avrebbe dovuto essere realizzata in ogni caso, anche senza considerare il progetto ferroviario”. A questi oneri vanno dedotti da una parte l’incasso della tassa di allacciamento per la nuova officina (1,74 milioni) che riduce l'investimento per il modulo acqua potabile a soli 55’500 franchi; dall'altra il prelevamento di 2,9 milioni dal fondo di accantonamento Lalia che azzera di fatto l’onere comunale per la stazione di sollevamento.
In definitiva il Municipio ricorda che il nuovo stabilimento “rappresenta uno dei più importanti poli industriali d’Europa e un investimento strategico per il nostro territorio”. Ed evidenzia che, in costante confronto con le autorità cantonali e federali, ha condotto una negoziazione “tesa a ottenere condizioni favorevoli per il Comune”. Con quale risultato? “Considerati i benefici infrastrutturali ottenuti, l’ottimizzazione delle risorse e la riduzione dei carichi amministrativi”, il Municipio ritiene che la convenzione proposta rappresenti un accordo “equo e vantaggioso per la collettività”. Si attende il responso del legislativo.