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Arbedo-Castione sorride: l’arrivo dell’Officina Ffs costerà solo 55mila franchi

Il Municipio temeva oneri di urbanizzazione (strade e sottostrutture) per diversi milioni, ora quasi azzerati grazie a un accordo tripartito. Decide il Cc

Il cantiere in zona Galletto avanza
(Ti-Press)
15 maggio 2025
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Rischiava di diventare una tegola da diversi milioni di franchi a carico delle casse comunali, e invece la lunga negoziazione fatta con le Ffs e le autorità cantonali è sfociata per Arbedo-Castione in “condizioni favorevoli”. Il tema è quello delle spese di urbanizzazione (in primis strade, sottostrutture e gestione acque) previste nella zona industriale in concomitanza e derivanti dalla realizzazione della nuova officina di manutenzione dei treni che le Ferrovie stanno realizzando a Castione investendo 755 milioni. Un complesso industriale notevole, diffuso su 150mila metri quadrati binari compresi, che comporta in loco e nelle vicinanze importanti cambiamenti. Spese in gran parte assunte dalle Ffs, ma che in una parte comunque considerevole è risultata essere, volente o nolente, di competenza comunale. Ora, concluse le trattative e tirate le somme, il Municipio chiede al Legislativo di ratificare un’apposita convenzione tripartita Comune-Cantone-Ffs volta a disciplinare il riparto dei costi relativi alle opere accessorie eseguite nella zona industriale in concomitanza col progetto ferroviario e di stanziare un credito di 5,1 milioni. Il quale tuttavia è destinato a ridursi a poca cosa considerando quanto il Comune incasserà con la tassa di allacciamento, i sussidi cantonali e il prelievo dei contributi Lalia (Legge d'applicazione della legge federale contro l'inquinamento delle acque). Il Cc ne discuterà in una seduta straordinaria fissata il 17 giugno.

Le Ferrovie hanno coordinato e anticipato

Nell’ambito del progetto ferroviario, dettaglia il Municipio nel messaggio, “si è ritenuto opportuno integrare sin da subito le opere pubbliche d’interesse comunale”, tra cui l’ampliamento e miglioramento della viabilità e delle condotte dell’acqua potabile e il potenziamento della stazione di sollevamento delle acque meteoriche e di versante. La convenzione “stabilisce i rispettivi oneri finanziari dei tre attori coinvolti, garantendo al contempo una gestione efficiente delle opere e una visione coordinata dello sviluppo del comparto industriale”. Le Ffs hanno assunto il ruolo di ente coordinatore delle procedure ed esecutore dei lavori, anticipandone i costi. Il Comune “ha quindi beneficiato delle sinergie per conferire un assetto definitivo alla zona industriale, grazie anche al fatto che le Ffs si sono anche fatte carico della progettazione e della pubblicazione”. Ciò ha ridotto sensibilmente l’onere amministrativo per il Comune e ha accelerato i tempi di approvazione delle varie componenti progettuali. Grazie all’integrazione delle opere comunali nel progetto Ffs, la zona industriale “si è valorizzata di infrastrutture di pubblica utilità per 72 milioni. ln condizioni normali – evidenzia il Municipio – gran parte di questi investimenti sarebbero stati a carico del Comune quale urbanizzazione progressiva del comparto”.

Investimenti sussidiati e co-finanziati

Al Comune competeranno infatti i costi (parziali) di due sole opere: il côté acqua potabile pari a 1,79 milioni dei quali il 54% (966mila franchi) a carico delle Ffs e il restante 46% (823mila) a carico del Comune. E la stazione di sollevamento pari a 4,16 milioni dei quali il 13,6% (566mila franchi) a carico del Cantone e l’86,4% (3,6 milioni) a carico del Comune. Il 30% (ossia 1,25 milioni) è peraltro sussidiato dalla Sezione cantonale protezione acqua, aria e suolo. Da notare che l’opera “avrebbe dovuto essere realizzata in ogni caso, anche senza considerare il progetto ferroviario”. A questi oneri vanno dedotti da una parte l’incasso della tassa di allacciamento per la nuova officina (1,74 milioni) che riduce l'investimento per il modulo acqua potabile a soli 55’500 franchi; dall'altra il prelevamento di 2,9 milioni dal fondo di accantonamento Lalia che azzera di fatto l’onere comunale per la stazione di sollevamento.

‘Equo e vantaggioso per la collettività’

In definitiva il Municipio ricorda che il nuovo stabilimento “rappresenta uno dei più importanti poli industriali d’Europa e un investimento strategico per il nostro territorio”. Ed evidenzia che, in costante confronto con le autorità cantonali e federali, ha condotto una negoziazione “tesa a ottenere condizioni favorevoli per il Comune”. Con quale risultato? “Considerati i benefici infrastrutturali ottenuti, l’ottimizzazione delle risorse e la riduzione dei carichi amministrativi”, il Municipio ritiene che la convenzione proposta rappresenti un accordo “equo e vantaggioso per la collettività”. Si attende il responso del legislativo.