AIROLO

Secondo tunnel, per 500 metri si avanzerà con l'esplosivo

All'ingresso sud, una sezione instabile di roccia ha costretto a fermare la fresa. Tra i 15 e i 20 milioni il costo, da 6 a 8 i mesi dell'intervento

7 luglio 2025
|

Dopo i timori per la presenza di arsenico in parte della roccia proveniente dallo scavo del secondo tubo della galleria autostradale del San Gottardo, l’Ufficio federale delle strade (Ustra) rende noto un secondo intoppo che avrà un’incidenza sui costi e sui tempi di realizzazione dell’opera.

Lo scorso mese di febbraio sono iniziati anche al portale sud i lavori di scavo con la fresa meccanica (tunnel boring machine, Tbm), ma il 23 giugno, dopo appena 190 metri di avanzamento, la progressione ha dovuto essere interrotta. Ci si è infatti trovati di fronte a un tratto di 500 metri in cui l’ammasso roccioso, parzialmente instabile, presenta fratture e cavità che rendono impossibile l’avanzamento meccanico con la fresa. Dopo approfonditi sondaggi geologici da parte dell’Ustra e previo consulto con ingegneri, geologi e ditte incaricate dello scavo, si è deciso per una modalità alternativa di avanzamento, vale a dire quella vecchio stampo, con l’utilizzo di esplosivo.

Come detto, questo imprevisto avrà ripercussioni su costi e tempi di realizzazione. L’utilizzo dell’esplosivo comporterà costi aggiuntivi di 15-20 milioni – su un totale di 2,14 miliardi di franchi – e avrà una durata di 6-8 mesi, nonostante sia stata predisposta una turnazione di tre turni 24 ore su 24 per cercare di accelerare i tempi. Nonostante questi ritardi, l’Ustra prevede che non vi saranno ripercussioni sulla data pianificata per l’apertura del secondo tunnel, sempre fissata per il 2030.