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L’Hotel Olivone & Posta si prepara a rivivere

La domanda di costruzione è stata pubblicata nelle scorse settimane e i lavori dovrebbero cominciare a inizio 2026. Gli architetti svelano il progetto

Come si presenterà la struttura una volta terminati i lavori
18 luglio 2025
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Una storica struttura ricettiva della Valle di Blenio tornerà presto a rivivere grazie a un importante intervento di riattazione. Si tratta dell’Hotel Olivone & Posta situato lungo la strada cantonale e acquistato tre anni fa dalla società CM Primavera Sa amministrata da Laura Moghini di Lugano. La domanda di costruzione è stata pubblicata nelle scorse settimane all’albo comunale e una volta ottenuta la licenza edilizia i lavori dovrebbero cominciare all’inizio del prossimo anno. L’albergo rinnovato dovrebbe così riaprire i battenti tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027. Lo stabile disporrà di diversi appartamenti e camere suddivisi su tre piani. La progettazione è stata affidata allo studio di architettura di Riccardo Rossinelli e Angelo Pellegrini di Sessa, con la collaborazione del geometra Alessandro Longobardi.

Dando nuova vita all’hotel tramite un corposo investimento finanziario, la società intende contribuire al rilancio del turismo in Val di Blenio che ha buon margine di crescita. Anche perché, malgrado un buon potenziale e alcune iniziative già concretizzate negli ultimi anni, il comprensorio rimane carente di servizi di alloggio e ristorazione: «L’intento è quindi soddisfare la domanda locale e regionale collegandosi alle varie attività esistenti», evidenzia Laura Moghini. Il riferimento è a quanto viene proposto, ad esempio, al Centro sci nordico di Campra, a Campo Blenio in tutte le stagioni, al Centro Pro Natura di Acquacalda, al rinnovato Polisport e alle attività della capanna Gorda. La nuova società proprietaria intende puntare su un turismo legato alle attività nella natura «instaurando sinergie con i progetti già realizzati e in divenire sulla via del Lucomagno». Il progetto vuole rispondere alle esigenze di accoglienza di nuova generazione e valorizzare gli elementi del patrimonio già costruito, incrementando i posti letto in modo particolare per ospitare le famiglie.

L’incertezza della Posta

Oltre alle camere e agli appartamenti dei piani superiori, al pianterreno saranno presenti come già in passato un ristorante e uno spazio commerciale, attualmente occupato dall’ufficio postale. Non si sa però ancora se a Olivone la Posta manterrà lo sportello nella forma attuale o se questo verrà trasformato in agenzia. L’ex regia federale prevede infatti la cessazione dell’attività dell’ufficio, oggi una filiale in proprio, per orientarsi su una trasformazione con affidamento del servizio a un partner esterno. Contrarie a questa trasformazione, ricordiamo, le autorità locali.

Ampio parco, posteggi e appartamentini

Come detto la struttura sarà composta anche da appartamenti e spazi dotati di una piccola cucina. Verrà inoltre inserito un ascensore. All’esterno sarà creato un parco di quasi mille metri quadrati, con confini più ampi rispetto agli attuali, poiché l’area della proprietà è più estesa rispetto a quella finora recintata. Nella parte sud del complesso verranno creati tredici posti auto esterni e quattordici interrati. Così facendo l’albergo sarà quindi indipendente dai posteggi comunali, che peraltro non abbondano. L’area esterna sarà divisa in due parti: il piazzale sopra l’autorimessa diventerà un nuovo giardino per eventi legati alla struttura, mentre il giardino già presente manterrà le caratteristiche naturali che la gestione del vecchio albergo già sfruttava. Nel piano cantina verrà valorizzato uno spazio multiuso che permetterà di organizzare varie attività. Sempre allo stesso piano, ma nell’altro stabile, sarà ricavato uno spazio grottino pensato per le attività aperte alla popolazione. Vi sono poi altri spazi rustici che verranno valorizzati: la vecchia stalla dei cavalli sarà trasformata in una sala a disposizione per cene private, mentre l’antica cantina in sasso rivivrà come taverna per cene o aperitivi.

Costruito nel 1880 insieme alla strada del Passo

L’albergo Posta fu costruito nel 1880, in concomitanza con l’apertura della strada del Passo del Lucomagno, per iniziativa di Giacomo Vincenzo Bolla e di Paolina Poglia. In origine i corpi dell’attuale edificio erano separati. Una prima grossa ristrutturazione venne eseguita nel 1967, quando al corpo principale era stata aggiunta la parte che ospita l’ufficio postale. Con le nuove coperture e la ridefinizione dei volumi, l’intervento architettonico intende riproporre quanto in origine era ben definito: la presenza di due corpi distinti. Le coperture vogliono appunto evidenziare questa differenza. Particolare attenzione è stata posta all’inserimento ordinato e armonioso nel paesaggio; i tetti sono stati uniformati e leggermente alzati, in modo da ricavarne dei duplex e degli appartamentini nel sottotetto.

Un altro punto su cui si è focalizzato l’intervento architettonico, riferendosi al passato dell’albergo legato alla costruzione della strada del Passo, è la facciata ovest che scendendo da nord vuole essere la ‘porta di Olivone’. “La porta urbana, solitamente inserita nella cinta muraria di una città, è caratterizzata da una ricerca di decoro architettonico e di monumentalità”, spiegano i progettisti. Quindi il progetto mira a dare risalto a questa facciata “come il risultato espressivo e formale della presenza del passato, a riflessione della storia, come presenza progettuale attiva, senza però negare il presente”. E guardando con fiducia verso il futuro di una valle destinata a crescere.