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Giovane morta a Bellinzona, il 28enne torna a piede libero

L'uomo che era stato arrestato dopo il ritrovamento della salma resta indagato. L'ipotesi è omissione di soccorso. Si esclude l'intervento di terzi

Le indagini nel frattempo proseguono
(Archivio Ti-Press)
23 luglio 2025
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È stato rilasciato il 28enne che era stato posto in regime di detenzione preventiva dopo il ritrovamento lo scorso 3 luglio poco dopo le 16.30 del cadavere di una 23enne di nazionalità svizzera nel suo appartamento in vicolo Al Sasso a Bellinzona. L'uomo – svizzero nato nel 1997 al beneficio dell’assistenza pubblica e già noto alle forze dell’ordine – era stato arrestato nelle ore successive ai fatti. “Gli ulteriori accertamenti effettuati in queste settimane non hanno fatto emergere evidenze di un intervento di terzi”, afferma il servizio stampa dal Ministero pubblico in una nota inviata alla redazione. In ogni caso il 28enne “resta indagato a piede libero. L’ipotesi al momento privilegiata è quella di un’omissione di soccorso”. L'inchiesta coordinata dalla procuratrice pubblica Chiara Buzzi nel frattempo prosegue per chiarire le cause e le circostanze del decesso della giovane donna. “Si è in attesa dei referti definitivi per quanto riguarda alcuni degli approfondimenti disposti”, conclude la nota della Procura.

Il corpo della donna, lo ricordiamo, era stato trovato nell’alloggio la cui porta d’entrata era stata chiusa a chiave dall'esterno e la chiave infilata in una buca delle lettere, rendendo alla 23enne impossibile uscire e a chiunque entrare. Da parte sua l'uomo – che frequentava la giovane da qualche tempo – era stato fermato il giorno dopo il ritrovamento della salma in una stazione ferroviaria del Sopraceneri.