Il Municipio di Serravalle intende migliorare l'offerta turistica e di svago sulla base di uno studio territoriale presentato nel 2024: ecco come
È un Boschetto che cresce quello situato sulla sponda sinistra del fiume Brenno, a Malvaglia. Un Boschetto che nel giro di un paio d’anni diventerà una delle principali attrazioni ludiche della Val di Blenio. Lo si evince dallo studio territoriale commissionato dal Municipio di Serravalle a un’azienda specializzata nello sviluppo di progetti per il settore pubblico e privato, nel quale si evidenziano proposte per migliorare l’offerta turistica e del tempo libero nel comune, orientate sia a chi arriva da fuori sia alla popolazione locale. Lo studio presenta dieci possibili interventi, dai quali estrapola due “progetti faro”, su cui il Municipio si sta concentrando: la riqualifica dell’offerta del comparto Boschetto e la creazione di un alloggio diffuso in Val Malvaglia, con base nel nucleo di Dandrio. Inoltre l’Esecutivo ha voluto far sua anche una terza proposta, quella di un’area di sosta per van all’ex campo da calcio di Semione.
L’idea più affascinante è comunque quella del Boschetto, «anche perché la popolazione da tempo si aspetta la rivalutazione della zona dell’attuale parco giochi», precisa il sindaco Pascal Venti. Il progetto prevede la creazione di uno splash park per bambini e adulti (novità assoluta in Ticino), una zona coperta in sostituzione dell’attuale capannone, un percorso su alberi (senza necessità di sorveglianti) che andrebbe a implementare l’area di svago e uno spazio dedicato all’organizzazione di eventi, ad esempio in occasione del Sun Valley Festival. Tutto ciò si aggiungerebbe al parco giochi e al campo da calcio, le cui dimensioni verrebbero ridotte e adattate per l’utilizzo degli allievi (65x45 metri, superficie sintetica). Ma non solo: «Intendiamo proporre un mini trail di mountain bike per dare la possibilità a chi si approccia alle due ruote di familiarizzare con ostacoli e terreno sconnesso, e una pista di pump track, proprio perché vediamo il comparto come un polo per la bici, attività su cui la valle sta puntando parecchio. Sempre in quest’ottica il Boschetto non sarà solo un luogo in cui svolgere attività di vario genere, ma grazie alla sua centralità rispetto al territorio, all’ampio posteggio e ai servizi previsti, diventerà un punto di partenza per usufruire di una rete di percorsi di mobilità lenta che collegheranno le varie offerte già presenti sul territorio di Serravalle e di tutta la valle». Inoltre la già preventivata passerella tra le due sponde del Brenno e l’accesso al fiume, previsto dal progetto di rivitalizzazione del corso d’acqua, verranno pure loro inglobati nel progetto Boschetto.
Per portare a termine l’opera saranno necessari circa tre anni: «Il Municipio ha già dato mandato all’architetto Igor Benzonelli di allestire uno studio di fattibilità, inserendo tutti i contenuti messi in evidenza nello studio territoriale. Questo ci permetterà di verificare la fattibilità a livello pianificatorio e di avere una stima dei costi. Sulla base delle prime indicazioni sarà possibile fare una valutazione in merito alle tempistiche di realizzazione e, soprattutto, alla procedura di edificazione, vale a dire se tutto in una volta oppure a tappe. Molto ovviamente dipenderà dai costi, in quanto non si può dimenticare che come Comune siamo attualmente impegnati nella costruzione della scuola elementare a Malvaglia, un progetto da 13 milioni che ci terrà impegnati fino al 2027». Per i finanziamenti dell’opera, dettaglia il sindaco, «siamo in contatto con l’Ufficio per lo sviluppo economico del Cantone per quanto attiene ai fondi regionali di promozione economica. Il sostegno del Cantone sarà indispensabile e, siccome diverse associazioni faranno capo all’infrastruttura, potrebbero entrare in linea di conto anche i finanziamenti di Sport-Toto e Swisslos. Starà poi a noi mettere in piedi una ricerca di fondi, in modo da rendere meno pesante l’onere a carico del Comune».
Con questo progetto – assicura il sindaco – Serravalle non vuole entrare in concorrenza con altre strutture già esistenti in valle. Si pensi al rinnovato Centro Poli di Olivone dotato di piscina, glamping e area camper; o al previsto Sun Village di Acquarossa; o a Campra e Campo Blenio con le rispettive offerte. «È importante sottolinearlo, nell’ottica della buona collaborazione esistente con gli altri due Comuni. Lo splash park non comporta la creazione di una piscina: si tratterà di posizionare una serie di giochi d’acqua, diciamo così, poco invasivi, ma che formeranno una struttura unica a livello cantonale».
Veniamo al secondo progetto, quello di alloggio diffuso. Lo studio territoriale ricorda come nel nucleo di Dandrio vi siano già cinque case in offerta sul portale Interhome (e altre potrebbero aggiungersi), mentre il ristoro alpino La Fürbeda (di proprietà comunale) ha a disposizione dodici letti. La presenza nel nucleo di un mulino (struttura del 1500), di un forno e di un futuro “percorso interattivo della vita rurale” rappresenta uno stimolo per visite guidate, eventi, sagre e workshop: «Al momento – aggiunge il sindaco – stiamo portando avanti i contatti col promotore di un progetto simile nella vicina Valle Leventina, in modo da trovare sinergie che possano condurre all’allestimento di una comune piattaforma, attraverso la quale gestire ricezione, booking e promozione. Contiamo di poter chiudere le discussioni entro fine anno, in modo da partire con l’offerta nel 2026. In un primo tempo il progetto sarà limitato a Dandrio, ma in caso di successo potrebbero crearsi sinergie con altre capanne o col nucleo di Germanionico, così da mettere in rete, partendo dal campo base di Dandrio, tutta l’offerta della Val Malvaglia. A livello di costi si tratta di un intervento molto meno invasivo, poiché le strutture sono già esistenti e in buone condizioni».
Tra le altre proposte espresse dallo studio territoriale e subito assimilate dal Municipio, quella dell’area di sosta per van: «Per van e non per camper, va precisato. Anche in questo caso nessuna concorrenza con strutture simili ad Acquarossa e Blenio. La nostra offerta sarà limitata a chi ama spostarsi con furgoncini o anche in bicicletta, con tenda al seguito, o con possibilità di dormire su amache fornite in loco (hammocking). Di norma si tratta di turisti che si fermano una sola notte. Nelle prossime settimane ci troveremo con gli uffici cantonali per i permessi di costruzione e l’idea è di mettere a disposizione l’impianto nel 2026. Come per l’alloggio diffuso, l’investimento è piuttosto contenuto: le strutture principali già esistono, si tratta di adattare l’accesso e di sistemare l’ex campo da calcio con degli stalli, un sistema di pagamento online, un’area picnic e qualche gioco. Docce e servizi igienici già ci sono e con l’aggiunta di un self-service di prodotti locali, l’offerta sarebbe completa».
Questi i tre progetti principali sui quali sta lavorando il Municipio. Interessanti anche gli altri sette evidenziati dallo studio territoriale e che potranno essere ripresi negli anni a venire: la creazione di un percorso turistico di Serravalle, il pernottamento in edifici storici di cui il comune è ricco, il pernottamento alla Casermetta, la creazione di un servizio navetta su chiamata da e per la valle, il miglioramento dei canali per la vendita di prodotti locali, lo sviluppo del prodotto ‘Filovia Malvaglia’ e quello dell’offerta di pernottamento in montagna. Di carne al fuoco ce n’è a sufficienza per ben più di una grigliata.