La petizione online lanciata sulla piattaforma change.org chiede di non sostituirlo con uno più giovane
All'urlo di ‘Manteniamo Renato Dotta come Re Rabadan di Bellinzona!’, la petizione lanciata il 21 agosto da Michael Huber sulla piattaforma change.org ha superato in quattro giorni le mille sottoscrizioni. Tante? Poche? Difficile esprimersi. La richiesta, ricordiamo, fa seguito alla recente decisione del comitato della società Rabadan di Bellinzona di non più confermare il 70enne, avviando un processo di ricambio generazionale dell'intera corte (Regina e damigelle comprese). Processo che sfocerà, in base al concorso lanciato settimana scorsa, nella designazione di un nuovo monarca che abbia un'età compresa fra i 30 e i 40 anni. Infatti difficilmente la petizione online riuscirà a creare un varco nella granitica convinzione del comitato.
Sui social, dove gli articoli dei media ticinesi sono stati ampiamente dibattuti, molti sudditi si rammaricano del fatto che Dotta sia stato messo alla porta, apprezzandone il carattere, la simpatia e l'innegabile ‘physique du rôle’. Il comitato dal canto suo gli aveva offerto la possibilità di assumere la carica di Re emerito, rispedita al mittente dal diretto interessato. Da notare che una voce critica, cui abbiamo dato spazio oggi, e non è l'unica, tocca anche la via intrapresa dal comitato di voler pedissequamente seguire il regolamento che prevede dapprima l'elezione del nuovo Re e la facoltà di lasciargli poi carta bianca per designare Regina e damigelle. L'auspicio, nell'anno domini 2025, sarebbe quello di favorire le pari opportunità anche ai vertici del regno effimero turrito.