Una via o uno spazio pubblico che ricordi Carla Agustoni. È la richiesta di Michele Egloff (Unità della sinistra) all’indirizzo del Municipio di Bellinzona a 18 anni dalla scomparsa di colei che è stata la seconda donna ad assumere la carica di presidente del Gran Consiglio ticinese (1992-93). Nata ad Asti il 9 agosto 1940 e trasferitasi in Ticino per sfuggire ai bombardamenti sul Piemonte durante la Seconda guerra mondiale, dopo gli studi a Bellinzona, Friborgo, Milano e Lugano (Csia) e dopo il matrimonio con l’avvocato bellinzonese Alberto Agustoni, intraprese la carriera nell’ambito della grafica, fino ad aprire uno studio a Giubiasco in compagnia di Ursula Snozzi.
Nel corso degli anni, Carla Agustoni è sempre stata impegnata a livello politico e sociale. Negli anni Sessanta si distinse in occasione delle campagne contro l’armamento atomico e per il suffragio femminile, mentre nel decennio successivo fu per lei centrale la questione della decriminalizzazione dell’aborto. Come rappresentante del partito socialista autonomo (Psa), al quale aderì formalmente nel 1977 e, in definitiva, anche come rappresentante della Svizzera italiana, nel 1978 fu chiamata a far parte del comitato nazionale dell’iniziativa “Per una efficace protezione della maternità”, volta a istituire un’assicurazione obbligatoria e generale per la maternità.
La sua militanza in Gran Consiglio iniziò nel 1980, quale subentrante di Antonio Soldini, e proseguì fino al 1995, dapprima nelle fila del Psa, poi del partito socialista unitario (Psu) e infine del partito socialista (Ps). Il suo impegno non si concretizzò soltanto in attività istituzionali, ma trovò sbocco in svariate associazioni, quali Comunità familiare, Helvetas, Dialogare-Incontri e, soprattutto, Aiuto medico al Centro America (Amca), della quale fu presidente dal 1987 al 2002 e che quest’anno festeggia i 40 anni di esistenza. Proprio l’associazione fondata dal dottor Franco Cavalli, nel 2008, un anno dopo la scomparsa, ha intitolato un premio giornalistico alla memoria di Carla Agustoni, personalità che “ha contribuito con grande impegno e forza alla crescita e allo sviluppo dell’associazione e alla realizzazione dei suoi progetti più importanti. Grazie alla sua grande sensibilità e alla sua tenace capacità di dare senza condizioni, ha insegnato a lottare contro ogni tipo di difficoltà, senza mollare mai, per un mondo diverso, più equo, più giusto”.
Con la sua richiesta, Michele Egloff auspica che il Municipio voglia intitolare a Carla Agustoni una via o uno spazio pubblico “idealmente nella frazione del Palasio, nei pressi della Piazzetta San Carlo, dove aveva il suo studio”.