BELLINZONA

Contrasto alla violenza di genere, quali sono le politiche della Città?

Un'interpellanza presentata dalle consigliere comunali Lisa Boscolo e Martina Minoletti (Unità di Sinistra) pone all'Esecutivo una lunga lista di quesiti

24 novembre 2025
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Come si sta muovendo la Città di Bellinzona in materia di prevenzione e contrasto alla violenza nei confronti delle donne? Se lo chiedono – e lo chiedono all'Esecutivo cittadino – le consigliere comunali Lisa Boscolo e Martina Minoletti (Gruppo Unità di Sinistra) tramite lo strumento dell'interpellanza. La violenza nei confronti delle donne, fanno notare, è una delle più gravi violazioni dei diritti umani e una piaga sociale. Secondo il sito internet stopfeminizid.ch, nel 2025 si contano ben 22 femminicidi e 8 tentati femminicidi. “L'11 novembre è stata inaugurata dalla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider la prima campagna nazionale di prevenzione della violenza domestica, sessuale e di genere, dal titolo ‘L'uguaglianza previene la violenza’, che durerà fino al 2028” e che verrà riproposta ogni sei mesi, durante i prossimi tre anni. Si tratta di una campagna alla quale ha dato la sua adesione anche il Consiglio di Stato ticinese e che si inserisce nel percorso del Piano d'azione cantonale sulla violenza domestica, lanciato nel 2021. La campagna nazionale, come il piano d’azione cantonale, coinvolge i Comuni e “alcuni di loro hanno già aderito, promuovendo serate, giornate, azioni di sensibilizzazione”.

Boscolo e Minoletti ricordano come anche Bellinzona abbia la possibilità e il dovere di promuovere una cultura del rispetto che possa fungere da deterrente contro la violenza di genere. Per questo motivo, le due consigliere comunali indirizzano all'Esecutivo cittadino una serie di domande puntuali. Tra le altre cose, chiedono se “è prevista l'adesione alla campagna nazionale ‘L'uguaglianza previene la violenza’”, se il Municipio abbia aderito “alla campagna 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere”, se vi sia l'idea di “lanciare campagne di sensibilizzazione presso la popolazione, le scuole, negli spazi di aggregazione e nei luoghi pubblici”, quali siano “le azioni già realizzate o in programma”, se sia stato predisposto “un piano d'azione comunale sulla violenza di genere da attuare in coordinamento con il Cantone”. E ancora, prendendo lo spunto da quanto proposto già nel 2019 da Losanna con la creazione di un'applicazione e di un sito internet per segnalare, in quanto vittima o testimone, una violenza su suolo pubblico, “se il Municipio potrebbe valutare di attuare un'azione simile in collaborazione con il Cantone” e, infine, “se la Città prevede forme di sostegno economico, logistico o istituzionale alle associazioni e strutture che offrono consulenza, accoglienza e accompagnamento alle vittime di violenza”.