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A Losone chiude il Minicentro (e i suoi servizi per le famiglie)

La mancanza di ricambio in seno al comitato unita alla richiesta del Comune di liberare gli spazi ha portato l’Associazione a gettare la spugna

27 febbraio 2025
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Le famiglie di Losone e di tutto il Locarnese perderanno presto un importante punto di riferimento. Chiuderà infatti i battenti l’Associazione Minicentro e con essa i servizi che offre, ossia il preasilo MiniArcobaleno (che per tre mattine a settimana si prende cura di bambini da 18 mesi a 4 anni), le colonie durante le vacanze scolastiche (da 4 a 8 anni) e il centro di socializzazione, che per due mattine a settimana accoglie nella sede dell’ex asilo comunale di Losone bambini da 0 a 4 anni accompagnati dai genitori o da un adulto responsabile. Un luogo quest’ultimo in cui i giovanissimi ospiti sono liberi di giocare e socializzare in un ambiente protetto e ricco di stimoli, mentre gli adulti possono confrontarsi scambiando esperienze e consigli – ricevendoli anche da esperti quali ad esempio un’infermiera pediatrica, presente regolarmente, e una formatrice in comunicazione empatica –. Inoltre, durante l’anno, il centro propone attività di vario genere, creative e di svago, sia all’interno che all’esterno, alle quali possono partecipare tutte le famiglie interessate, anche con figli più grandi.

Tutto questo da giugno (mercoledì 18, ultimo giorno di scuola) sparirà. Ad annunciarlo attraverso una nota sul proprio sito, il comitato stesso dell’associazione, che scrive come “la decisione non è stata semplice, ma purtroppo le difficoltà nel reperire uno spazio adeguato per proseguire le nostre attività, unite alla mancanza di un adeguato ricambio all’interno del comitato direttivo, ci hanno portati a questa scelta inevitabile. Di conseguenza, tutti i servizi offerti dall’Associazione, tra cui il preasilo, le colonie, la sala compleanni e il centro di socializzazione, non saranno più attivi a partire dalla data di chiusura. Siamo consapevoli dell’importanza che queste attività hanno avuto per la comunità e per le famiglie che ci hanno scelto nel corso degli anni, e ci dispiace profondamente non poter più proseguire in questo impegno”.

Parole queste ultime confermate dalle numerose reazioni di stupore e soprattutto di delusione tra i genitori di Losone (e non solo) che negli anni hanno usufruito di quanto offerto da una realtà consolidata e per certi versi storica della regione, perché se è vero che l’associazione è nata solo nel 2019 e il centro di socializzazione è stato riconosciuto dal Cantone l’anno seguente (nel 2021 è arrivato il preasilo e nel 2022 le colonie), quest’ultimo era presente a Losone (nelle “baracche” che hanno poi lasciato spazio al nuovo Policentro anziani e che ospitavano anche il centro giovanile) da almeno una trentina d’anni, gestito da genitori e volontari.

La presidente: ‘Doloroso ma inevitabile’

«La consapevolezza di tutto ciò rende ancora più dolorosa la nostra decisione», afferma la presidente (dal 2023) dell’Associazione Minicentro, Sonia Alves. Riguardo alle motivazioni, premette che «il lavoro svolto dalla nostra associazione, per quanto gratificante, è molto gravoso e impegnativo. In comitato siamo solo in quattro e ci siamo rese conto che è sempre più difficile – ma questo vale un po’ per tutte le associazioni che vivono di volontariato – trovare persone che hanno tempo e voglia di impegnarsi per progetti così onerosi, sia a livello di impegno richiesto sia di responsabilità. Noi stesse del comitato (a cui si aggiungono altre volontarie e, stipendiati, un educatore e una signora che effettua le pulizie, oltre ai monitori delle colonie estive, ndr) facevamo sempre più fatica, anche a livello di motivazioni».

Il colpo di grazia è però arrivato dal Comune di Losone… «Lo scorso ottobre siamo state convocate dal Municipio, che ci ha prospettato la necessità di liberare gli spazi che attualmente occupiamo in quanto “nel prossimo futuro” ne avrebbe avuto bisogno in relazione ai lavori di ristrutturazione delle scuole elementari (progetto da circa 12 milioni di franchi al quale sta lavorando un apposito gruppo di lavoro, ndr). Visto che non ci hanno proposto un’alternativa, ci siamo subito attivate per cercarla, scrivendo anche al Cantone, ma ci siamo presto rese conto che si trattava di una missione pressoché impossibile, vuoi per i mezzi limitati a nostra disposizione, vuoi per le specificità degli spazi necessari, che devono rispettare regole molto precise e restrittive in particolare a livello di sicurezza e di logistica».

Da qui, la decisione «molto sofferta» di gettare la spugna… «Ci dispiace, ma non avevamo alternativa. Di sicuro non senza maggiore sostegno, come ci saremmo aspettate, dal Comune…».

La municipale: ‘Spazi necessari per le scuole, non abbiamo alternative da offrire’

Un’affermazione quest’ultima che non trova d’accordo Francesca Martignoni, municipale di Losone responsabile dei dicasteri Salute pubblica e Previdenza sociale, Tutoria e Politiche giovanili, la quale ritiene che «il nostro Comune ha sempre sostenuto l’Associazione Minicentro. In primis concedendo gli spazi senza mai chiedere un affitto, ma anche attribuendole i sussidi previsti dalla Legge cantonale per le Famiglie (spetta alle autorità comunali decidere come e a chi distribuirli, ndr). Anche in questo caso, abbiamo cercato di andare loro incontro comunicando con largo anticipo la necessità di usufruire, in futuro, degli spazi dell’ex asilo in chiave ristrutturazione scuole comunali, progetto prioritario. Ma potrebbero passare ancora anni, per cui la decisione di chiudere già alla fine dell’anno in corso è solo loro. Da parte nostra non abbiamo proposto una location alternativa semplicemente perché sul nostro territorio al momento non ce ne sono, altrimenti l’avremmo fatto più che volentieri. Come d’altronde capitato quando abbiamo dovuto sgomberare le baracche per la costruzione della nuova casa anziani, offrendo al Minicentro la possibilità di insediarsi nell’ex asilo (dove tra l’altro trovano spazio anche il Centro giovanile, la Filarmonica e la Losone Sportiva, ndr)».

Martignoni è conscia dell’importanza dei servizi del Minicentro per la popolazione… «Sicuramente mancheranno e ci dispiace, riconosciamo l’ottimo lavoro svolto dall’associazione per le famiglie del nostro comune, ma di più non possiamo proprio fare».