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Parrocchia di Losone, il calo delle imposte e la grandine si abbattono sui conti

All'indomani dell'assemblea, le preoccupazioni del presidente Silvano Beretta: ‘Tra i nostri compiti anche la manutenzione di monumenti storici’

Il Consiglio parrocchiale
11 aprile 2025
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Far quadrare i conti non è impresa da poco per la Parrocchia di Losone. Sul bilancio del 2024 hanno pesato soprattutto due fattori: la devastante grandinata dell’agosto del 2023 (che ha danneggiato gli edifici sacri, la casa del prevosto e il Centro la Torre) e il costante calo delle imposte parrocchiali.

All’indomani dell’assemblea dei consuntivi, abbiamo incontrato il presidente Silvano Beretta, che ha snocciolato le cifre: 345mila franchi ai ricavi e oltre 354mila alle uscite, per una perdita di esercizio che supera i 9mila franchi. Un disavanzo che va ad aggiungersi al capitale proprio negativo, che al 31 dicembre scorso ammontava a quasi 63mila franchi.

Tra gli aspetti che hanno contribuito a dipingere di rosso i conti, l’ulteriore preoccupante calo delle imposte parrocchiali: «Nel preventivo erano state valutate in maniera eccessivamente ottimistica – afferma Beretta –. In verità da anni perdiamo terreno su questo fronte. Nel giro di poco più di una decina d’anni i ricavi per questa imposta sono scesi in modo tanto drastico quanto allarmante: da 150mila franchi annui siamo passati a 54mila. In altre parole, se nel 2011 versavano questo contributo circa 980 fuochi, l’anno passato siamo arrivati a malapena a 375».

Le cause? «Non è facile capire questa tendenza. A Losone non si registra una disaffezione per le attività parrocchiali e il numero di fedeli che frequentano la chiesa appare stabile. Prova ne è che le offerte versate durante le messe non sono calate. Probabilmente pagare il corrispettivo del quattro per cento dell’imposta cantonale al nostro ente è diventato un onere eccessivo per molte persone o per le famiglie. Va detto, tuttavia, che questi soldi servono anche, e soprattutto, per le spese di manutenzione dei monumenti storici locali: a Losone abbiamo quattro chiese (san Lorenzo, san Giorgio, san Rocco e Madonna dell’Arbigo) e diverse cappelle. Prossimamente prevediamo un intervento importante per ridare splendore al piccolo edificio sacro dedicato a san Rocco, con una spesa di mezzo milione; abbiamo già richiesto la licenza edilizia».

Nel corso del 2024 la Parrocchia ha speso più di 200mila franchi per riparare i danni causati dalla storica grandinata del 2023: «Abbiamo dovuto rifare i tetti di san Giorgio, della casa parrocchiale e del Centro la Torre, ma anche i lucernari di san Lorenzo. Restano altri lavori, come il tinteggio della facciata di san Giorgio ed è già stato aperto il cantiere alla Madonna dell’Arbigo. L’assicurazione ha rimborsato buona parte dei costi sostenuti nel 2024, per un totale di 185mila franchi. A nostro carico rimangono 15mila franchi per piccole opere di miglioria, che erano comunque necessarie».

La Parrocchia di Losone alcuni anni fa aveva realizzato uno stabile con 21 appartamenti (a pigione “ragionevole”) in via Trisnera. Obiettivo dichiarato: portare entrate per sanare le casse. Gli alloggi sono tutti affittati. Ciò basta a far quadrare i conti? «In effetti portano ogni anno un’essenziale boccata d’ossigeno ai nostri bilanci – risponde l’intervistato –. Le entrate ci consentono di arginare il disavanzo e di colmare parte delle lacune derivanti dal calo delle imposte parrocchiali. Ma come si vede dai risultati del 2024, non siamo al riparo dalle cifre rosse. L’esercizio amministrativo diventa sempre più complesso e la Parrocchia, come avviene anche in altre località del Ticino, deve trovare nuove soluzioni, con spirito imprenditoriale». Tra le soluzioni previste, per Losone c’è la possibilità, già esaminata e approvata nel maggio del 2024 dall’assemblea, di concedere un diritto di superficie per 99 anni su un ampio terreno (il mappale 427) per un’operazione immobiliare. Il progetto potrebbe vedere la luce nei prossimi anni. La Parrocchia intende mettere a disposizione un sedime di 7’700 metri quadrati nel quartiere residenziale delle Campagne e ha dato incarico a professionisti di trovare chi sia interessato a portare avanti la proposta. L’idea si basa sulla volontà di creare un piccolo quartiere con una ventina di casette per famiglie. Per l’ente si preannuncia un incasso annuo di circa 130mila franchi.

L’assemblea ha pure votato le nomine del Consiglio parrocchiale: oltre al presidente Beretta e a don Jean-Luc Farine ne fanno parte Maria Fornera, Enrica Pasinelli, Filippo Bernasconi, Daniele Meyerhofer e Davide Perissinotto. Questi ultimi due subentrano ai partenti Barbara Gianetti Lorenzetti e Mario Bianda. La Commissione della gestione, invece, è composta da Mario Tramèr, Mauro Quattrini e Roberta Soldati (supplenti Juri Cugini e Jonathan Raffa).

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