L'apposito gruppo di lavoro creato dai due Comuni della sponda destra del Piano di Magadino parla di una possibile unione ‘in tempi brevi’
È una decisa stretta di mano dal sapore aggregativo quella che i Comuni di Lavertezzo e Gordola si sono dati nelle scorse settimane. A comunicarlo l'apposito gruppo di lavoro creato per approfondire la possibile unione tra i due Comuni della sponda destra del Piano di Magadino, mai nascosta, anzi da tempo caldeggiata da entrambe le parti. Tanto che a breve i due esecutivi daranno mandato a un’azienda con esperienza nel campo delle aggregazioni di svolgere un pre-studio, evidenziando gli aspetti finanziari e pianificatori del progetto.
Come sottolineato in una nota, negli scorsi mesi il tema aggregativo nel Locarnese è tornato al centro dell’agenda politica, portando a riflessioni su quelli che potrebbero essere i futuri confini istituzionali dei Comuni. Questo processo è senz’altro stato stimolato anche dall’annuncio, dell’ottobre 2023, in cui i Comuni di Lavertezzo e Locarno comunicavano il deposito dell’istanza di aggregazione. Va ricordato che, tuttavia, durante le settimane a seguire una parte significativa della popolazione di Lavertezzo aveva espresso preoccupazioni riguardo al progetto di aggregazione, con 304 cittadini (un quarto della cittadinanza) che avevano firmato una petizione che chiedeva l'interruzione del processo di unione con la Città. Questo aveva sollevato un dibattito nella comunità locale sulla direzione futura per Lavertezzo e sul possibile impatto di tale aggregazione. Le elezioni del 2024 hanno poi portato a un significativo cambiamento nella rappresentanza partitica del piccolo Comune: al "potere" è salita la nuova forza politica Per il paese e il neosindaco Andrea Berri ha subito proposto (come sbandierato in fase di campagna elettorale, tanto che il voto dei cittadini è chiaramente da leggere come una bocciatura per l'unione con Locarno) di interrompere i lavori relativi all'aggregazione con il Comune polo della regione.
Tutto ciò ha portato a una rivalutazione di tutte le opzioni possibili, sia in relazione al Comune di Gordola, sia a quelli limitrofi, attraverso una fase di riflessione e dialogo che "mira a garantire che ogni decisione prenda in considerazione le esigenze e le aspirazioni della comunità, con l’obiettivo di trovare la soluzione migliore per il futuro di Lavertezzo".
Attualmente, fra i Comuni di Gordola e Lavertezzo sono in essere delle convenzioni che regolano le attività di polizia, di conduzione unificata della Direzione scolastica, dell’operatore sociale e del servizio di picchetto e spargimento sale. Inoltre, a seguito del mancato avvio dello studio inerente al progetto denominato Comune del Piano, che avrebbe previsto un’aggregazione tra Cugnasco-Gerra, Lavertezzo, Gordola e Tenero – naufragata in partenza (anche) per il “veto” del Cantone sull’impossibilità di includere nel discorso la porzione del quartiere delle Gerre di sotto, oggi parte della Città di Locarno –, i Municipi di Lavertezzo e Gordola hanno deciso di avviare una nuova fase di lavori preparatori in vista di un’aggregazione. "L’obiettivo è quello di valutare la possibilità di un progetto aggregativo, esaminando attentamente le opportunità e le implicazioni per entrambe le comunità. Se le condizioni lo permetteranno, questo progetto potrebbe portare alla realizzazione di una nuova unione tra i due Comuni in tempi brevi".
Per guidare questo processo, è stato istituito un gruppo di lavoro composto dal sindaco Andrea Berri e dalla municipale Tiziana Gerosa-Szpiro per il Comune di Lavertezzo, dal sindaco Damiano Vignuta e dal vicesindaco René Grossi per Gordola, oltre che dai rispettivi segretari comunali. Un team ritrovatosi con cadenza mensile dallo scorso inverno e che ha il compito "di sviluppare e portare avanti i lavori preparatori all’inoltro formale dell’istanza aggregativa tra i due Comuni, promuovendo un dialogo costruttivo e mirato al miglioramento dei servizi e delle opportunità per la popolazione di entrambi i territori".
L'idea dei due esecutivi – che hanno "preso atto della modifica legislativa alla Legge sulle aggregazioni che introduce l’art. 5a, il quale permetterebbe la chiusura di una procedura avviata in precedenza" – è di coinvolgere sin da subito la popolazione, ad esempio attraverso delle serate pubbliche che possano "facilitare un confronto diretto con le comunità dei due Comuni". Inoltre, "affinché il progetto aggregativo goda del maggior consenso possibile e tenga conto delle opinioni di tutti gli interessati", i due Comuni hanno aperto due indirizzi e-mail dedicati (aggregazione@lavertezzo.ch e aggregazione@gordola.ch) attraverso i quali tutti i cittadini possono inviare i propri commenti e suggerimenti. Verrà inoltre creata una pagina Facebook ufficiale dove verranno pubblicati aggiornamenti sull'avanzamento dei lavori e altre informazioni rilevanti riguardanti il processo di aggregazione.