Lo chiede il Legislativo che, in una seduta consultiva, ha caldeggiato la ripresa del progetto momentaneamente accantonato durante la fase aggregativa
Durante l’incontro consultivo del Consiglio comunale tenutosi recentemente a Vogorno, voluto dal Municipio in considerazione dell’importanza strategica di alcuni investimenti e progetti, e al fine di favorire un confronto diretto e costruttivo tra l’Esecutivo e il Legislativo, è emersa con chiarezza la volontà di rilanciare il progetto legato al Centro sportivo di Sonogno, rimasto finora in secondo piano dopo il processo di aggregazione che ha dato vita al nuovo Comune di Verzasca. Da più parti, in sala, durante la discussione sui vari temi (in pratica i temi “caldi” della legislatura a livello di progettualità), lo sviluppo di questa infrastruttura dedicata allo sport e al tempo libero è stato ‘caldeggiato’. Dopo la nascita il Comune unificato ha infatti spostato momentaneamente l’attenzione su altri temi prioritari (come la riorganizzazione delle cancellerie e i nuovi regolamenti), confinando in un cassetto il dossier del Centro sportivo. Cassetto che ora si riapre.
Ingrediente di base dell’operazione sarà la creazione di un’infrastruttura polifunzionale aperta tutto l’anno e non solo limitata agli sport invernali, finalizzata alla pratica delle più svariate discipline sportive, in modo da far vivere il territorio 365/365, offrendo anche ai turisti occasioni di svago. L’impianto del futuro dovrà insomma fungere da elemento di raccordo tra i vicini punti di interesse principalmente di carattere naturalistico e sportivo. Restano da chiarire le modalità di finanziamento dell’opera. L’obiettivo, condiviso da più parti, è quello di rafforzare la rete di servizi e attrazioni, facendo del Centro un punto di riferimento per l’intera comunità vallerana. La visione si inserisce nel solco del Masterplan territoriale, che mira a uno sviluppo armonico e sostenibile della Valle, coinvolgendo attori locali e regionali in una progettualità condivisa e a lungo termine.
Nella stessa serata è stato presentato anche un altro importante progetto: la proposta di riqualificazione del Castello Marcacci di Brione Verzasca, illustrata dall’architetto Sergio Cattaneo. L’edificio, simbolo della storia e dell’identità culturale della Verzasca, è al centro di una riflessione sul suo futuro ruolo quale luogo di incontro e centro di aggregazione per la popolazione. Il restauro del monumento, e da un lato la sua ripresa quale ritrovo pubblico e dall’altra quale spazio sociale e culturale, può rappresentare una strategia efficace per preservare e valorizzare l’edificio, rendendolo economicamente sostenibile e accessibile al pubblico. L’intento è quello di restituirgli l’antico splendore e valorizzarlo come punto nevralgico della vita sociale e culturale della Valle, rafforzandone il significato comunitario. A tale scopo, lo ricordiamo, il Municipio lo scorso autunno ha licenziato un messaggio con la richiesta di un credito di 81mila franchi necessari proprio alla progettazione e riorganizzazione logistica dell’immobile. Messaggio che si trova attualmente al vaglio delle commissioni. Due iniziative che, se portate avanti con coerenza e visione, possono contribuire a rinsaldare il senso di appartenenza e a costruire un futuro più attrattivo per tutta la regione. La serata ha offerto anche lo spunto per parlare della destinazione, futura, degli spazi lasciati liberi dalla Cooperativa alta Valle Verzasca (sempre a Brione).