Locarnese

Giardino del Papio ad Ascona, costi interamente coperti

Per il parco storico del collegio un momento d'incontro, con ringraziamento a finanziatori e maestranze

Il giardino borromaico
(Ti-Press)
2 maggio 2025
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Dopo l’inaugurazione a gennaio 2021 della nuova ala del Collegio Papio di Ascona (cucine e mensa), il cui cantiere ha necessitato l’occupazione di buona parte dell'area verde annessa all'istituto, erano iniziati i lavori di progettazione e realizzazione del “Progetto di restauro, recupero e riqualifica del giardino storico”. Un'opera ormai conclusa. Mercoledì 30 aprile scorso è stata l’occasione per il committente di invitare gli enti, le fondazioni e i privati benefattori, come pure le maestranze che hanno attivamente contribuito alla realizzazione del recupero, non solo di prati, alberature e aiuole, ma anche dei manufatti.

Alla presenza di una quarantina di invitati, l’attuale rettore don Patrizio Foletti, affiancato dal suo futuro successore Adrian Pablé, ha dato il benvenuto ai convenuti ringraziandoli sentitamente per aver permesso la realizzazione del progetto che oggi si presenta, anche grazie alla stagione primaverile, in una veste accattivante e di sicuro prestigio. Maurizio Checchi, presidente dell’associazione Amici del Collegio Papio, che ha fortemente voluto e sostenuto il progetto, ha espresso tutta la soddisfazione nel presentare in tale occasione lo stupendo risultato ottenuto.

Per la totale copertura dei costi (circa 1,9 milioni di franchi) sono giunti contributi cantonali e federali; ma hanno partecipato anche gli enti locali (Comune, Parrocchia e Patriziato), sette fondazioni e diversi privati, senza aggravare in alcun modo il conto economico della Fondazione Collegio Papio e quindi del suo istituto scolastico. Endrio Ruggiero, capo dell’Ufficio cantonale dei beni culturali, ha sottolineato come la realizzazione del progetto rappresenti la riconquista di un luogo storico. Se sempre più spesso si è confrontati con interventi di recupero di immobili o manufatti, in questo caso, e non capita spesso, l’obiettivo è stato il restauro di uno spazio esterno. Il team di progettazione (Giraudi Radczuweit Architetti, Dionea Sa, ingegnere Stanislao Pawlowski) ha avuto modo di presentare le tappe del cantiere; il pubblico può ancora riscoprirle, visitando la mostra allestita presso la chiesa di San Sebastiano (Museo parrocchiale). Il risultato finale, che tutti i presenti hanno potuto ammirare, è pure il frutto di un accurato lavoro di ricerca svolto precedentemente da Orizzonti Alpini (Flavio Zappa, Sonia Fornera Dazio). È stata pure scoperta una targa posata nel passaggio di accesso al giardino, in cui sono riportati i ringraziamenti ai benefattori.