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Georg Fischer, altri tagli. Saltano almeno 21 posti fra Losone e Novazzano

Disdette equamente suddivise fra GF Machining Solutions nel Locarnese e GF Casting Solutions nel Sottoceneri (dove però pagano diversi ‘over 55’)

Lo stabilimento allo Zandone
(Ti-Press/Golay)
7 maggio 2025
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Due “pacchetti” di licenziamenti, per un totale di una ventina di posti andati persi, turbano la tranquillità lavorativa in seno al Gruppo Georg Fischer. Succede sia a Losone, all’ex Agie Charmilles, oggi GF Machining Solutions (GFMS), sia a Novazzano, alla GF Casting Solutions. Le disdette sono equamente suddivise fra le due sedi, ma una differenza sostanziale sta nelle categorie di manodopera colpite: se a Losone i tagli si sono abbattuti piuttosto trasversalmente, interessando quindi impiegati di tutte le età, a Novazzano il problema riguarda principalmente la categoria degli “over 55”, quella giocoforza maggiormente fragile poiché più difficilmente riciclabile sul mercato del lavoro.

Allo Zandone 450 dipendenti

La GFMS di Losone, basata allo Zandone, occupa circa 450 dipendenti ed è specializzata nella progettazione e nella produzione di impianti per l’elettroerosione. Gli ultimi licenziamenti sono una delle conseguenze di un perdurante periodo di difficoltà che all’inizio dello scorso anno aveva costretto l’azienda a chiedere l’introduzione del lavoro ridotto. In particolare vi sarebbe un calo importante riscontrato nel mercato europeo e che determinerebbe attualmente una produzione limitata a un terzo rispetto a quella abituale, utilizzando soltanto una ventina di macchine sulle 55 chiamate a operare per mantenere la struttura. Il fronte sindacale che sta cercando di aiutare le persone toccate dai licenziamenti è formato da Unia e Ocst, che avrebbero però scarsi margini di manovra per negoziare “sconti” sulla perdita complessiva di posti di lavoro.

La situazione a Novazzano ricalca grosso modo quella di Losone, almeno per quanto riguarda l’entità dei licenziamenti. In questo caso le misure si inseriscono nel contesto operativo della GF Casting Solutions, che è diverso rispetto a quello di Losone: nel Sottoceneri la specializzazione è quella della produzione di componenti ad alte prestazioni per il settore aerospaziale e per quello dell’energia. A Novazzano sono operativi circa 600 collaboratori.

Due realtà in odor di cessione

Le due distinte ondate di licenziamenti sono dunque indipendenti una dall’altra, ma arrivano sullo sfondo di altrettante cessioni societarie che sono o già conclamate – come a Losone – oppure soltanto abbozzate, come a Novazzano. Per la Casting Solutions si sa al momento che la casa madre di GF a Sciaffusa ha in corso trattative con grossi gruppi situati in India e negli Stati Uniti, ma il futuro ancora non è definito. Ben più chiaro invece, appunto, il destino dell’ex Agie Charmilles oggi controllata dalla GFMS. La divisione Machining Solutions finirà in pancia alla bernese United Grinding Group, che risulta essere fra i leader mondiali nella produzione di rettificatrici per svariate applicazioni. La transazione, secondo quanto comunicato dalla Georg Fischer nel novembre del 2024, è una questione attuale (si parlava della prima metà del ’25) e avviene per una cifra compresa fra i 630 e i 650 milioni di franchi. Obiettivo addotto dalla Georg Fischer sarebbe quello di adattare il proprio portfolio e concentrarsi unicamente sul settore del “water and flow solutions”, ossia prodotti e soluzioni per il trasporto sicuro di liquidi e gas per industrie ed edifici abitativi. Quanto all’acquirente, United Grinding Group aveva dichiarato che l’obiettivo dell’acquisizione è “rafforzare la propria posizione sul mercato” e, fondendosi con Machining Solutions, “unire le forze per diventare un leader globale nella lavorazione di ultra-precisione”.

Il nuovo stabile amministrativo nel ’22

A Losone, storicamente, i cambiamenti anche importanti sono una costante. Uno, significativo, risale al 2022, quando era stato inaugurato il nuovo stabile amministrativo, giudicato un primo passo di una “strategia di consolidamento allo Zandone”, secondo quanto dichiarato a suo tempo dal presidente di GFMS, Ivan Filisetti. Questi aveva inquadrato Losone come “una delle sedi più importanti non solo per le dimensioni”, giudicandola “fondamentale per lo sviluppo tecnologico dell’elettroerosione, tecnologia portante della divisione”.

I precedenti

Sull’altro piatto della bilancia vanno messi i licenziamenti attuati nel corso degli anni senza soluzione di continuità, con tutte le conseguenze sulle persone colpite e le loro famiglie. Si parla di una cinquantina di posti di lavoro (ora una sessantina) fra il 2019 e oggi, in un contesto oltretutto contraddistinto dall’attuale necessità di entrare in regime di lavoro ridotto. A fine 2024 i vertici aziendali avevano giustificato tagli e lavoro ridotto con “difficoltà esclusivamente legate all’evoluzione dell’intero settore della metalmeccanica”. Invitati da “laRegione” a commentare gli ultimi licenziamenti, hanno preferito declinare.