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Alta Vallemaggia, dai milioni di Berna al nuovo ponte di Visletto

La Confederazione stanzierà aiuti supplementari per le regioni colpite dal maltempo nel 2024. A luglio al via la ricostruzione del manufatto distrutto

23 maggio 2025
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Eccoli, infine, i tanto attesi quanto necessari aiuti supplementari per l’alta Vallemaggia (e per le altre zone duramente colpite dalla furia della natura come Mesolcina e Vallese) da Berna. Il Consiglio federale ha infatti annunciato l’intenzione di stanziare più fondi per i Cantoni che hanno subito gravi danni dal maltempo nell'estate del 2024 e ha incaricato il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (Datec) di elaborare un messaggio speciale da trasmettere al Parlamento relativo a un aiuto federale straordinario, che andrà quindi ben oltre i 56,5 milioni di franchi (di cui 7,5 destinati alla Vallemaggia) stanziati nel settembre 2024 e destinati a interventi immediati e al ripristino di opere di protezione. L'idea – sottolineano da Berna, specificando anche che l'avvio della procedura di consultazione da parte del Governo è previsto per l'autunno e che essendo un contributo non obbligatorio ma volontario, l’ultima parola spetta al Parlamento – è che nei cantoni Ticino, Grigioni e Vallese, i restanti costi che incombono ai Comuni fortemente colpiti dai disastri ambientali dello scorso anno siano sostenuti per metà dalla Confederazione e per metà dalle autorità cantonali, con il cofinanziamento da parte di queste ultime che rappresenta il presupposto per una sovvenzione supplementare da parte della Confederazione. Attualmente per quel che riguarda la parte che sarebbe sostenuta da Berna, il Datec prevede costi residui pari a 36 milioni di franchi (per le tre regioni).

Christian Vitta: ‘Soddisfatti, nessuno è stato e sarà lasciato solo’

L’annuncio degli aiuti supplementari in arrivo da Palazzo federale è stato evidentemente accolto con soddisfazione in Ticino, dove negli scorsi mesi si è lavorato su più fronti e a diversi livelli (enti locali, cantonali e deputazione ticinese alle Camere federali) proprio per ottenere un sostegno supplementare da parte della Confederazione.

«Come Cantone ci siamo subito attivati con le opere di ripristino ma anche a livello politico – ha sottolineato in conferenza stampa Christian Vitta, direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia –. Ricordo in particolare l’incontro a Berna, assieme a Claudio Zali e ai sindaci di Cevio e Lavizzara, con il consigliere federale Albert Rösti (tra l’altro presente domani in Valle Bavona per la consegna all’omonima Fondazione e al Comune di Cevio del premio Paesaggio dell’anno 2025, ndr), durante il quale abbiamo potuto esporre le motivazioni alla base delle nostre richieste. I contatti sono stati intensi anche nei mesi successivi e non posso non citare il ruolo del consigliere federale Ignazio Cassis, che ha portato all’interno del Consiglio federale la sensibilità e la voce del Ticino. Siamo quindi soddisfatti del lavoro svolto – che dovrà proseguire con spirito di collaborazione tra Cantone, Comuni ed enti – e soprattutto del fatto che la Confederazione sia entrata nel merito delle nostre richieste».

Il sostegno aggiuntivo in arrivo da Berna permetterà al Consiglio di Stato di presentare a sua volta, «nei prossimi dieci giorni», un proprio messaggio con una prima tranche di aiuti per i Comuni, gli enti e in sostanza per le persone della Vallemaggia toccate dal tremendo nubifragio che, oltre agli ingenti danni, la notte tra il 29 e il 30 giugno 2024 provocò anche otto vittime (anche se una ufficialmente rimane dispersa). «I due Comuni, Cevio e Lavizzara, non sono mai stati lasciati soli e grazie al sostegno che si sta delineando riusciranno a uscirne con una situazione finanziaria gestibile e sostenibile».

A luglio il via alla ricostruzione del ponte di Visletto

Un concetto quest’ultimo sottolineato anche dal direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali, il quale ha specificato che il credito che verrà richiesto a breve si aggirerà sui 25 milioni di franchi, ma che «la spesa finale per il Cantone sarà circa del doppio», su un totale approssimativo di 80 milioni di costi noti. Una prima tranche che, come ha precisato anche il capo della Sezione forestale Roland David, coprirà i costi per i lavori già effettuati e per quelli da eseguire a breve, tra cui ad esempio quelli di ripristino delle strade cantonali (la parte del leone con 13 milioni, cifra che oltretutto non include il nuovo ponte di Visletto), gli interventi su corsi d'acqua, bosco di protezione e rete idrica (approvvigionamento acqua potabile e smaltimento acque luride), ai quali si aggiungono 3 milioni di franchi per opere di miglioria agricole – a tal proposito il capo della Sezione dell’agricoltura Daniele Fumagalli ha ricordato che sono oltre 20 le aziende a essere state danneggiate, 5 in maniera grave e per 3 è addirittura necessaria una delocalizzazione – e contributi per il Consorzio strada Valle Bavona e per il progetto di sistemazione e riqualifica del paesaggio di Fontana, Bosco e Mondada avviato dal Comune di Cevio e dalla Fondazione Valle Bavona.

Attesa in un secondo momento un ulteriore contributo (o contributi) cantonale fino come detto a circa 50 milioni, mentre i residui 30 a carico degli enti locali dovrebbero venir coperti, al netto di ulteriori interventi da Bellinzona, dai citati aiuti (ordinari e straordinari) della Confederazione e dalle donazioni. Tutto ciò senza contare i costi per la ricostruzione del ponte di Visletto, i cui lavori – sempre secondo Zali – dovrebbero iniziare il prossimo 7 luglio per concludersi nel novembre del 2026.

I due sindaci: ‘Sollievo, ora potrà ripartire anche la progettualità’

«Gli aiuti promessi ci permettono di tirare un sospiro di sollievo. Fino a ora abbiamo potuto eseguire diversi lavori ma senza un orizzonte chiaro. Adesso, sapendo di poter contare sul sostegno di Confederazione e Cantone, possiamo proseguire col nostro ripristino con maggiore tranquillità». Così si esprime Gabriele Dazio, sindaco di Lavizzara, alla luce dei nuovi, sostanziosi, aiuti economici anticipati stamane in occasione della conferenza stampa. «Ricordiamoci, tuttavia, che tutto quanto non si ferma alla semplice ricostruzione; dobbiamo rimettere in morto anche la progettualità. Comunque, anche se l'attesa è stata lunga, Cantone e Confederazione hanno mandato un segnale forte. Ora possiamo davvero partire rassicurati e fiduciosi».

Gli fa eco la collega del capoluogo valmaggese, Wanda Dadò:«Sicuramente gli aiuti supplementari costituiscono, per noi, un motivo di sollievo. Vanno infatti a incidere direttamente sulla parte di investimenti a carico dei due Comuni. A Berna, in occasione della visita, ci hanno ascoltato e questo non può che farci piacere e rasserenarci. I fondi ci aiuteranno dunque a coprire la parte residua dei costi. Per Comuni finanziariamente già fragili, gli aiuti consentiranno di rilanciare, oltre all'attività corrente, anche la progettualità»