I 4 milioni di franchi votati dal Gran Consiglio sono un segnale importante per l’Associazione, che tuttavia chiede soluzioni ad alcune criticità emerse
Durante la recente assemblea dell’Associazione Locarnese e Bellinzonese per l’Aeroporto cantonale (Alba), il presidente Fabio Käppeli ha posto in evidenza un passaggio centrale per il futuro dello scalo ticinese: l’approvazione, da parte del Gran Consiglio, di un credito di 4 milioni di franchi destinato alle opere accessorie per la realizzazione della nuova struttura dell’Aero Locarno Sa. Un passo significativo, ha sottolineato il presidente Fabio Käppeli, che si inserisce nel più ampio disegno delineato dal Masterplan urbanistico del 2019. In tale occasione, il Parlamento cantonale ha chiesto che il Cantone definisca chiaramente come intenda completare gli interventi previsti dal piano. Il direttore del Dipartimento del territorio (Dt) si è impegnato pubblicamente a dare risposte entro giugno 2025: un termine su cui la Direzione dell’aeroporto e Alba ripongono fiducia affinché venga rispettato.
Tuttavia, non mancano le tensioni all’interno della comunità aeroportuale. Marco Guscio, intervenuto in rappresentanza dell’Aero Club Svizzero, ha riferito di un certo malumore per alcune nuove imposizioni, giudicate poco giustificate, che riguardano non solo le attività aeroportuali bensì anche l’utilizzo dello spazio aereo cantonale (quest’ultimo, ha sottolineato, non è sotto la responsabilità diretta dell’aeroporto). Preoccupazioni emergono anche sull’aggiornamento del regolamento d’esercizio. La mancanza di chiarezza sulle intenzioni della Direzione ha generato incertezza tra gli utenti, i quali auspicano che eventuali modifiche vengano discusse in modo trasparente e partecipativo. Del resto, per entrare in vigore, il regolamento dev’essere pubblicato e sottoposto a possibilità di ricorso, una dinamica che si preferirebbe evitare attraverso il dialogo preventivo.
Grande attenzione viene posta anche sul tema della sostenibilità. L’utenza attende l’imminente realizzazione di una stazione di rifornimento per la benzina verde (con opzione self-service), una prassi già in uso in molti aeroporti svizzeri e internazionali. Inoltre, ci si aspetta che venga finalmente attuata la proposta, contenuta nel Masterplan, di installare pannelli fotovoltaici sulle infrastrutture civili dell’aeroporto – un passo già compiuto anni fa dalla Base aerea militare.
In sintesi, se da un lato l’approvazione del credito rappresenta un’importante svolta verso la modernizzazione dello scalo, dall’altro emergono aspettative chiare da parte della comunità aeroportuale: maggiore trasparenza, coinvolgimento nelle scelte regolamentari, e un impegno concreto verso l’innovazione e la sostenibilità.