L’appello del primo cittadino al Legislativo. Per la funivia Verdasio-Rasa nessuna opposizione alla domanda di costruzione. Il via ai lavori a inizio 2026
C'era una volta Cadanza, piccola ma ridente e viva frazione delle alte Centovalli. C'era, perché oggi le sue poche case sono quasi tutte disabitate, sono sparite l'osteria, il negozietto, la piccola centrale idroelettrica, il mulino e nemmeno il treno della Centovallina si ferma più, visto che è ‘sparita’ anche la stazioncina un tempo impiegata per lo scarico e carico di merci e genti. Sono trascorsi alcuni decenni da allora, ma il ricordo di chi ha vissuto e respirato quella realtà, come Vittorio Kellenberger, è ancora presente. Lui che lunedì sera ha assunto la presidenza del Consiglio comunale centovallino, ha voluto ricordare quei tempi felici per la vallata, oggi toccata dal preoccupante fenomeno dello spopolamento. Da lui è partito, nel suo breve discorso d'insediamento, un appello a lavorare in modo coeso per affrontare le sfide che verranno e cercare di salvare il Comune.
Il tema della piramide demografica viaggia di pari passo con la progettualità e quest'ultima con le risorse economiche a disposizione. Che nel caso di Centovalli, non sono certo abbondanti, anche se il Consuntivo 2024 archiviato con il benestare della Commissione della gestione presentava un utile a bilancio. La lunga lista delle trattande sul tavolo contemplava l'approvazione della variante di Pr inerenti i beni culturali d'interesse cantonale. Ebbene ora anche la Chiesa San Gottardo di Intragna, oggetto di un prezioso e impegnativo lavoro di ristrutturazione promosso dal Consiglio parrocchiale e Palazzo Tondü, a Lionza, ne fanno parte a tutti gli effetti. Al riguardo dell'edificio religioso, da segnalare che Stefan Früh (Plr) ha tenuto a ringraziare i consiglieri del sostegno economico dato all'oneroso cantiere (i legislatori hanno pure ricevuto in omaggio una pubblicazione dedicata proprio a questi interventi).
La sala ha poi accolto alcuni crediti; i 145mila franchi per l'acquisto del terreno sul quale verrà posato il pilone della nuova funivia Verdasio-Rasa (il sindaco Michele Turri ha comunicato che non ci sono state opposizioni alla domanda di costruzione e che i lavori di rinnovo dell'impianto inizieranno ai primi del 2026 per concludersi entro la fine dello stesso anno). ‘Sì’ anche ai 20mila franchi quale contributo alla realizzazione del passaggio a livello della Fart nella frazione di Sassalto (con qualche domanda inerente a chi ne pagherà la manutenzione).
Più articolata la discussione sulla proposta di permuta di alcuni terreni e proprietà tra Comune e Patriziato di Intragna, Golino e Verdasio (tema del quale abbiamo ampiamente riferito negli ultimi tempi). Per la gestione, una buona operazione per entrambi gli enti pubblici. Non dello stesso parere Lidia Maggetti (100ValliViva), che nella sua riflessione si è detta alquanto scettica sul tornaconto, per il Comune, della cessione dell'ex aula scolastica nel nucleo di Intragna. Avrebbe preferito restasse nelle mani di quest'ultimo e che potesse essere messa a disposizione della cittadinanza per attività di vario genere (come corsi, riunioni, eventi ecc...), magari anche consentendo piccoli introiti legati all'affitto («non è una villa rinascimentale ma comunque è pur sempre un edificio di pregio»). Pronta la risposta del sindaco Michele Turri, il quale ha spiegato che all'Esecutivo non sono mai giunte richieste di occupazione della sala da parte di privati («sappiamo comunque che non è la soluzione ideale, ma quale lo sarebbe?»). Quanto ai terreni in zona argine a Golino, Maggetti ha invitato l'autorità municipale a cercare di sfruttarli al meglio in modo da rendere più attrattivo il Comune.
Al capitolo interpellanze, da segnalare che Barbara Maggetti (100ValliViva) ha chiesto lumi sullo stato dei progetti relativi alla futura stazione ferroviaria di Intragna. Gli incarti sono tuttora al vaglio degli uffici della Confederazione, ha confermato il sindaco. Sebastiano Pollock (100ValliViva) ha invitato il Municipio a un ruolo proattivo nelle discussioni, mentre Silvano Tanghetti (CambiaMenti) ha biasimato il ricorso ai bus serali sostitutivi da parte delle Fart e gli interventi di aggiornamento alla Legge sui disabili previsti alle stazioni di Palagnedra e Corcapolo, «che non sono nemmeno raggiungibili dai portatori d'handicap» in quanto discoste.